10 Dicembre 2024

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Commercialisti Catania: «Negli studi occorre maggiore digitalizzazione»

Due incontri dell’Ordine Commercialisti Catania sui temi della crisi d’impresa e dell’innovazione digitale negli studi. «IL LAVORO DEI PROFESSIONISTI FA RISPARMIARE LO STATO»

CATANIA – Valutazione della crisi d’impresa da un lato e innovazione tecnologica negli studi professionali dall’altro: i Commercialisti di Catania “fanno i conti” con i temi attualmente più dibattuti all’interno della categoria nazionale. La rivoluzione digitale scaturita dalla recentissima entrata in vigore della fatturazione elettronica porta con sé numerosi cambiamenti, nei quali, nonostante i disagi iniziali di adeguamento, si possono cogliere nuove opportunità lavorative, soprattutto nel delicato momento economico che si sta attraversando. L’Ordine etneo (Odcec Ct) – presieduto da Sebastiano Truglio – ha voluto manifestare questa visione organizzando due incontri di approfondimento per i colleghi iscritti all’Albo.
Accuratezza e cautela sono le parole chiave che devono guidare il lavoro dei commercialisti nelle procedure di valutazione di aziende in crisi, situazioni queste oggi in rilevante aumento. «Procedure di concordato preventivo erano prima “mosche bianche”, negli ultimi anni invece sono diventate la prassi per cercare di salvaguardare le imprese. In questo contesto le valutazioni aziendali rivestono un ruolo centrale, anche nell’ottica dell’accesso alle possibili procedure di soluzione della crisi» ha spiegato il consigliere dell’Odcec Alberto Leone, delegato all’”Area Societario” e organizzatore del convegno a cui sono intervenuti come relatori il docente di Economia Aziendale all’Università Europea di Roma Marco Fazzini e il giudice del Tribunale di ‎Catania della sezione specializzata in materia di ‎imprese Giorgio Marino. «Nelle aziende in crisi – ha sintetizzato Fazzini – la scelta dei metodi di valutazione è una fase cruciale e molto delicata anche ai fini delle responsabilità e del successo delle procedure alternative al fallimento». Le responsabilità degli amministratori e dei sindaci sono state invece al centro della disamina del giudice Marino che ha focalizzato l’attenzione anche sul ruolo e le responsabilità civili e penali dell’attestatore.
La digitalizzazione è invece il leitmotiv del convegno incentrato sulla “Fatturazione elettronica e innovazione studio”, dal quale è emerso che «l’innovazione tecnologica negli studi professionali viene avvertita come obbligo piuttosto che come opportunità – ha sottolineato il tesoriere dell’‎Odcec catanese Giuseppe Grillo, delegato alla Commissione Tecnologie informatiche – a livello nazionale ancora circa l’80% degli studi è in fase di informatizzazione, percentuale che al Sud è maggiormente accentuata. Questo significa che c’è ancora scarsa predisposizione all’utilizzo di nuovi strumenti digitali. Siamo, per cultura, purtroppo ancora legati al documento cartaceo. La digitalizzazione – ha continuato Grillo – diventerà sempre più centrale negli studi, perché con l’organizzazione informatizzata si velocizzano i tempi di lavorazione delle pratiche, ottimizzando la gestione di costi, spese e personale, e consentendo un migliore servizio e una maggiore disponibilità di tempo nei confronti del cliente». La sensibilizzazione all’argomento continua tuttavia a determinare risultati importanti, come quelli illustrati da Vincenzo Tiby, presidente della Commissione ICT dell’??‎Ordine Commercialisti di Napoli: «Dal 6 giugno 2014 alla fine di marzo 2015, dunque prima dell’obbligo definitivo di legge, il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate ha ricevuto e gestito più di tre milioni di fatture elettroniche, con una bassa percentuale di scarto del 15% – ha detto – questo significa che il sistema funziona, e grazie al lavoro dei commercialisti, chiamati ad affiancare le imprese nella gestione dell’adempimento. Sono gli investimenti dei privati, dei professionisti, che consentono allo Stato di risparmiare e di portare benefici alle casse». All’incontro, a cui ha partecipato anche il vicepresidente dell’Ordine etneo Mario Indelicato, sono intervenuti inoltre Giorgio Perrotta (funzionario di Visura S.p.A.), Marco Maestri (Business Development Manager Toshiba Tec Italia Imaging Systems S.p.A.) e Massimiliano Barberis (System & Consulting Manager Toshiba Tec Italia Imaging Systems S.p.A.).

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