Carmelo Raffa

Papa Francesco sta cercando nei limiti delle possibilità impostigli dalle regole vaticane di attuare una vera rivoluzione all’interno della Chiesa Cattolica.
E sicuramente certe regole provocano sofferenze al Sommo Pontefice come si è percepito chiaramente il mese scorso durante il Sinodo straordinario sulla Famiglia. Infatti una minoranza di Vescovi ha impedito l’attuazione di profonde innovazioni per ciò che concerne le Famiglie e la Comunione ai divorziati.
Nonostante ciò il “francescano” Papa Francesco va avanti con la sua volontà di realizzazione della rivoluzione “veramente cristiana” ed ieri soffermandosi sulla funzione della Sacra Rota è stato categorico: “Faccia giustizia gratuitamente”, Ciò ha un profondo significato secondo il Pontefice “gli affari spirituali vanno separati da quelli economici”.  Papa Francesco ha precisato  che quando era arcivescovo di Buenos Aires ha dovuto adottare seri provvedimenti nei confronti di una Persona, che diceva: ’10.000 dollari e ti faccio i due procedimenti, il civile e l’ecclesiastico. Per favore questo no”. Perché in materia di nullità matrimoniali “bisogna essere anche molto attenti che le procedure non siano entro la cornice degli affari”.

Ed ancora Papa Francesco ha affermato: “La Chiesa ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente” – aggiungendo – “Giustizia perché  le sentenze siano giuste, e giustizia per la gente che aspetta e quanta gente aspetta per anni una sentenza? Alcune procedure sono tanto lunghe o tanto pesanti che non favoriscono, e la gente lascia”.

Rivoluzione su rivoluzione quella che sta attuando il Pontefice che da alcuni viene accusato di essere comunista ma costoro l’hanno capito che 2000 anni prima di Carlo Marx un altro essere umano era stato messo in Croce perché si permetteva di predicare una dottrina improntata all’uguaglianza degli essere umani?

Forza  Fratello Francesco, avanti con le riforme e con la lotta alla povertà perché  il futuro della Chiesa è nelle Tue mani.

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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