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CONFIMPRESE, UN PIANO DI RIPARTENZA PER IL SETTORE DELLA RISTORAZIONE

Un piano di “ripartenza” per rimettere in moto il settore della ristorazione e dell’accoglienza. Un intervento da “strutturare”  anche con l’amministrazione comunale per le iniziative di propria competenza. Lo chiede Confimprese iblea con il proprio direttivo territoriale.  “Siamo aperti ma è come se fossimo chiusi – spiegano i componenti del direttivo –  ci sono pochissime prenotazioni, le spese sono quotidiane e ci sono stati degli aumenti folli delle materie prime e delle utenze. Tra effetto contagi, post covid, e caro bollette rischiamo il tracollo definitivo. Siamo le  vittime della crisi economica di questa pandemia, bersaglio di decreti assurdi che non hanno fatto altro che penalizzarci”. Il presidente territoriale, Peppe Occhipinti, traccia un primo bilancio del ponte pasquale appena trascorso. “Le presenze sono state esigue -aggiunge – con un turismo prettamente mordi e fuggi e un centro storico deserto.  Oggi, la città,  necessita di una maggiore attenzione in termini di proposte e di progetti. Lo abbiamo ribadito, più volte, al sindaco Cassì e all’assessore Licitra, ma non abbiamo avuto, fino ad oggi, un riscontro positivo”. Un piano di intervento dalla riduzione della Tari, al piano commerciale, alle attività di intrattenimento vedi spettacoli ed eventi da coordinare con gli operatori commerciali. Confimprese ha consegnato all’amministrazione comunale un documento con alcuni punti da attenzionare: riduzione della Tari alle utenze non domestiche, proroga della Tosap, stop alle licenze per le attività di somministrazione nei due centri storici e riduzione delle tariffe dei parcheggi a pagamento.

 

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