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Crisi economica e povertà in città, Ragusa in Movimento: “Un fenomeno sempre più presente”

SEMPRE PIU’ CASI DI POVERTA’ IN CITTA’, RAGUSA IN MOVIMENTO: “IN CINQUE ANNI NESSUN TENTATIVO DA PARTE DELLA GIUNTA PENTASTELLATA DI AVVIARE UN CONFRONTO SU QUESTO FENOMENO PER CREARE UNA RETE A SOSTEGNO DI CHI HA BISOGNO. E ORA, PURTROPPO, LA PIAGA SI STA NOTEVOLMENTE ESTENDENDO”

RAGUSA (RG) – “Sono in lenta ma costante crescita i casi di persone che hanno bisogno di un sostegno anche solo per fare la spesa. Pure il numero delle richieste riguardante i sussidi a palazzo dell’Aquila fotografa una situazione tutt’altro che semplice. Una cosa, però, è certa. Ragusa è in sofferenza. E sono sempre di più i cittadini che hanno visto erodere il proprio reddito per motivi dettati da una crisi che continua a mordere come non mai”. A dirlo è il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che esprime la propria preoccupazione per i segnali che è possibile cogliere un po’ dappertutto. “Ma sono soprattutto preoccupato – sottolinea Chiavola – perché, in cinque anni, l’Amministrazione pentastellata non si è minimamente preoccupata di abbozzare una benché minima politica che riuscisse se non a trovare una soluzione quantomeno ad abbozzare degli spiragli di confronto che permettessero alle varie realtà competenti di creare una rete. Invece, solo la Caritas diocesana, a parte la tradizionale attenzione riservata dai Servizi sociali del Comune, sempre immutata nel tempo, ha aumentato l’intensità dei riflettori accesi su una piaga che sta lentamente, ma inesorabilmente, sbriciolando il tessuto sociale della nostra città. E’ un problema di cui occorre farsi carico al più presto. I Cinque Stelle, purtroppo per loro, non hanno inteso abbozzare un progetto di ampio respiro che potesse coinvolgere tutti. La prossima amministrazione comunale dovrà porre, tra le priorità, la necessità di attivare un percorso che possa, in tempi ragionevolmente rapidi, invertire questa tendenza. E’ naturale che le risposte non potranno arrivare subito. Ma se non si comincia, la piaga è destinata a crescere. Sempre di più. Ed è un rischio che non possiamo permetterci di correre”.

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