Nel pomeriggio di ieri a Palermo presso la Chiesa San Francesco Saverio è stata presentata, alla presenza dell’Aricivescovo di Palermo Corrado Lorefice l’ultima edizione della pubblicazione sulla vita, gli scritti e le parole di Don Pino Puglisi, a cura di Francesco Deliziosi, dal titolo: “Don Pino Puglisi – se ognuno fa qualcosa si può fare molto”.
Ciò servirà ulteriormente per non dimenticare il martirio di una Grande Persona che la sera del 1\5 settembre 1993 venne assassinato dalla mafia. “Non ho paura di morire se quello che dico è la verità”, ripeteva sempre il Buon Don Pino e per fare ciò ha pagato con la propria vita.
Una missione impossibile quella di Don Pino Puglisi? Certamente no se le Persone di buona volontà fanno tesoro di un’altra sua frase: “se ognuno fa qualcosa si può fare molto”.
E a proposito della morte di Padre Puglisi mi sono ricordato della frase detta ai suoi discepoli da Gesù Cristo:

Lc 9,22-25
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Padre Puglisi Santo e Copatrono di Palermo è l’auspicio dei cittadini di Palermo e forse il 15 settembre data in cui ci sarà a Palermo Papa Francesco sarà la volta buona?
Lo speriamo ma nel frattempo consiglio a tutti la lettura del libro.

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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