Carmelo Raffa

Che potevamo aspettarci dal nuovo bollettino pubblicato dalla Banca d’Italia per ciò che concerne l’andamento dell’economia e dell’occupazione nella nostra triste Sicilia?

Certamente non rose ma spine essendo più che consapevoli che in questi ultimi mesi niente s’è fatto da parte della politica regionale per invertire una rotta che spinge sempre più la Sicilia ed i siciliani verso lo sfacelo.

È certamente un vero disastro constatare che ai 160.000 disoccupati prodotti dalla crisi dal 2008 al 2013, quest’anno in un periodo di 9 mesi se ne siano aggiunti altri 37.000.

Circa 200 mila siciliani, sull’altare di una crisi internazionale prodotta da poteri forti internazionali, si sono ritrovati nell’arco di 5 anni in mezzo alla strada.

Ed i tanti giovani? Erano disoccupati prima e continuano ad esserlo ed anzi ad aumentare man mano che dalle Scuole e dalle Università escono nuovi diplomati e laureati.

E Crocetta che fa? Manda in onda la pubblicità sulla sua rivoluzione e sull’antimafia?

Caro Presidente, dia una forte accelerata all’azione del suo nuovo Governo ed attui la vera rivoluzione che i siciliani si aspettano e cioè “dar da mangiare agli affamati” e ciò si potrà realizzare solo ed esclusivamente con un serio programma di sviluppo del Turismo e dell’Agricoltura ma senza trascurare l’artigianato, il credito ed il settore industriale.

Ma per fare ciò occorrono risorse che purtroppo in atto la Sicilia non ha e non è facile procurarsele a meno che……

Il rivoluzionario Rosario Crocetta concordi con i saggi dell’ARS una linea d’azione e di vera rivoluzione per rivendicare allo Stato le giuste spettanze per i siciliani.

Le consigliamo quindi, caro Governatore, di non sottovalutare al riguardo le iniziative già in corso e capitanate dal Presidente dell’ARS Giovanni Ardizzone.

Quelle di Ardizzone sanno si di vera rivoluzione, mentre altre sono e rrimarranno soltanto chiacchiere.

Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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