Formazione: giornalisti, avvocati e commercialisti investono nella cultura delle professioni
2 min readRoma, 20 dicembre 2014 – Giovedì 18 dicembre 2014 a Roma, presso la Fondazione nazionale dei Commercialisti, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha sottoscritto due protocolli d’intesa con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili e con la Fondazione Scuola Superiore dell’Avvocatura con lo scopo di promuovere attività comuni rivolte allo sviluppo della cultura professionale e alla formazione continua attraverso corsi, seminari e pubblicazioni con particolare riferimento ai giovani professionisti, praticanti e tirocinanti, anche utilizzando le più moderne tecnologie informatiche.
Il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, ha firmato due protocolli, uno con Gerardo Longobardi e Giorgio Sganga, presidenti rispettivamente del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti; l’altro con la Scuola Superiore dell’Avvocatura – Fondazione del Consiglio Nazionale Forense, rappresentata dal vice presidente Alarico Mariani Marini.
Complessivamente i tre Ordini professionali rappresentano oltre 450 mila professionisti iscritti ai rispettivi Albi.
“La deontologia e il rispetto delle regole sono condizioni fondamentali per una informazione al servizio dei cittadini – ha affermato Enzo Iacopino, annunciando “la creazione di un osservatorio di monitoraggio sulle violazioni dei codici etici della categoria”.
“Le professioni intellettuali regolamentate devono recuperare il ruolo di presidio di garanzia per la collettività – ha affermato Alarico Mariani Marini, vicepresidente della Scuola superiore dell’avvocatura-fondazione del CNF –. Con i giornalisti condividiamo l’esigenza di riconoscere nella formazione uno strumento essenziale per lo sviluppo civile della società. Le nostre sono professioni che agiscono sul terreno dei diritti e delle libertà fondamentali e dunque devono recuperare la consapevolezza delle loro responsabilità culturali, etiche e deontologiche. Questi ultimi sono elementi che segnano la differenza delle professioni intellettuali regolamentate nella società di mercato”.
“Questo importante protocollo, – ha spiegato Gerardo Longobardi, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti – che avvia una proficua collaborazione tra professioni diverse, andrà ora riempito di contenuti e significati. La formazione è per le professioni intellettuali una grande opportunità di crescita e sviluppo culturale, oltre che un aspetto di socializzazione e condivisione di esperienze diverse. Investendo nella formazione, investiamo anche nella nostra Fondazione nazionale, fiore all’occhiello della categoria e suo braccio operativo. Ad essa il compito di concretizzare questo protocollo”.
L’impegno dei tre organismi firmatari è di declinare questi accordi su tutti gli organismi territoriali.