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Gay, Toti a Radio 105: “Alfano non faccia politica su pelle persone”

Toti: “Mai tirato in ballo Bergoglio”

“Quello di Ncd non credo sia un modo serio di fare politica perché è sulla pelle delle persone, utile solo a lucrare consensi e sia chiaro, in particolare al Ministro Lupi, che non ho tirato in ballo Bergoglio, non ho mai detto che il Papa è favorevole alle nozze gay, dico invece che quando arriva uno stimolo alla riflessione, addirittura dalla Santa Sede, è sciocco mettere la testa sotto la sabbia”. Lo ha detto Giovanni Toti consigliere politico di Silvio Berlusconi ed europarlamentare di Forza Italia in un’intervista a Radio 105 nella trasmissione condotta da Gianluigi Paragone, Mara Maionchi e Ylenia ‘Benvenuti nella Jungla’.

“Credo sia corretto iniziare un percorso per interrogarci su come è cambiata la famiglia, allargare i diritti civili a tutte le società, poi possiamo discutere di che tipo di diritti”. Toti ha spiegato: “Di Alfano mi ha infastidito non la tanto richiesta di rispetto della legge in quanto Ministro dell’Interno, ma un ordine politico dato quasi come Presidente di Ncd. Un Ministro spiega il perché di certe scelte, accompagna una direttiva con una riflessione poi dice di essere vittima di violenze: ma non si è mai visto al mondo che un Ministro dell’Interno è vittima di violenze”.

Sulla trascrizione di matrimoni fatta dal Sindaco Pisapia, l’europarlamentare risponde: “E’ una forzatura quella del primo cittadino di Milano, almeno secondo Alfano! Tutta questa confusione sta nascendo perché la politica per troppo tempo si è girata dall’altra parte del problema: occorre riformare il diritto di famiglia che risale agli anni 70 e che non sta più al passo con i tempi”.

Il consigliere politico di Berlusconi a Radio 105 spiega: “Una posizione univoca sul tema è difficile da trovare in Forza Italia così come nel Pd. La mia posizione personale è che i matrimoni vanno trascritti, ma su certi temi non credo possa valere la disciplina di partito”.

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