Gela. Operazione “zona franca” 21 misure cautelari e sequestro di mezzi.
1 min readGela. 29 giugno 2022
Il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, proprio nei giorni scorsi aveva lanciato accuse che pesano come macigni, nei confronti di chi gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia. Oggi a Gela una operazione che ha fatto fa cornice alle dichiarazioni di Zuccaro.
Un autotrasportatore è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari dai carabinieri del Noe di Palermo e dai loro colleghi del comando provinciale di Caltanissetta, nell’ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Gela, che riguarda lo smaltimento abusivo di rifiuti.
I reati ipotizzati nei confronti di diversi imdiziati di reato sono: inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti. Nel corso dell’operazione, denominata “zona franca”, sono state eseguite 21 misure cautelari, oltre al sequestro preventivo di 15 mezzi utilizzati per la raccolta e smaltimento dei rifiuti e delle aree trasformate in discariche abusive a cielo aperto a ridosso del centro abitato di Gela. Le indagini dei CC sono state eseguite tra il mese di maggio e settembre dello scorso anno, dopo una denuncia formalizzata sul degrado ambientale di alcune aree vicine al centro abitato, dove venivano abbandonati rifiuti anche speciali. Lo smaltimento, secondo l’accusa, avveniva tramite autotrasportatori abusivi.
I famosi padroncini che rispondevano direttamente alle chiamate delle persone. Nella stragrande maggioranza dei casi, i rifiuti venivano smaltiti tramite la combustione che crea diossina e gravi conseguenze sia per il sottosuolo che per l’aria.
