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Giarratana. Settore benessere, abusivismo dilagante nel centro montano; la Cna locale a confronto con la polizia municipale

Acconciatori ed estetiste, abusivismo dilagante a Giarratana. La Cna a confronto con la polizia municipale: “Sono indispensabili più controlli per tutelare chi rispetta le regole”

GIARRATANA (RG) – Il centro diurno per anziani di Giarratana ha ospitato, promosso dalla Cna comunale, un incontro di tutti gli operatori del settore benessere (parrucchieri, barbieri ed estetiste). La Cna era rappresentata dal presidente del locale sportello, Rosario Pannuzzo, con il responsabile organizzativo, Tonino Garofalo, oltre che da Stefania Modica Belviglio, portavoce territoriale estetiste, Guglielmo Trovato, portavoce territoriale acconciatori, con Antonella Caldarera, responsabile territoriale del settore Benessere. C’era anche Maria Carmela Modica Belviglio, portavoce regionale Acconciatori. All’incontro era presente Carmelo Cascone, delegato dal comandante della polizia municipale, Mario Scarso. In primo piano la necessità di individuare proposte serie e concrete contro l’abusivismo dilagante in città. Risulta, infatti, che vi siano parecchie operatrici (acconciatori ed estetiste) che operano in tutta la città mentre alcune arrivano anche da Monterosso Almo per lavorare in maniera totalmente abusiva. E’ emerso, durante il confronto, che in città operano addirittura alcune estetiste con sala attrezzata di tutto punto, ma senza alcun tipo di autorizzazione ed iscrizione alla Camera di Commercio o ad alcun ente previdenziale. “Il prossimo passo – hanno detto i rappresentanti della Cna – sarà quello di chiedere all’Amministrazione comunale (la quale fino ad oggi non ha accertato alcuna infrazione) di trattare il problema, inserendo un punto all’ordine del giorno nella prossima seduta del Consiglio comunale. Quando ciò accadrà e il civico consesso si occuperà di trattare la materia, saranno presenti tutti gli operatori del settore artigiano, del commercio e dell’agricoltura, che lavorano rispettando le regole e che risultano essere regolari contribuenti. Sarà il modo per manifestare in maniera civile il proprio disappunto per una situazione non più tollerabile”.

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