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“Gira il mondo per aiutare i bambini negli orfanotrofi”, la storia del ragusano, Andrea Caschetto, in una intervista di Fabio Giuffrida.

“Oggi comincia il suo giro per il mondo: non per fotografare monumenti ma per far sorridere i bambini degli orfanotrofi in Asia. “Vorrei un mondo comandato da bambini” ha confessato in esclusiva a Fanpage. Ha girato tutti e cinque i continenti e proprio oggi,  Andrea Caschetto, questo il suo nome, partirà per un lungo viaggio: prima tappa a Roma per poi volare nello Sri Lanka (dove incontrerà i volontari di “Bimba Mondo Onlus”). Da lì si sposterà in Asia e inizierà il suo giro per il mondo: con appena 4 mila euro di budget, viaggerà da solo e non per visitare monumenti o studiare lingue all’estero, ma per aiutare i bambini in difficoltà, per giocare con loro negli orfanotrofi e per lottare contro la pedofilia. “I bambini in tutto il mondo sono sempre uguali, può cambiare il colore della pelle o la forma del loro viso, ma alla fine la pensano tutti allo stesso modo. Fosse per me, farei un mondo comandato da bambini”, ha confessato alle telecamere di Fanpage che lo hanno raggiunto a Ragusa, alla vigilia della sua partenza. Attraverso le onlus, Andrea riesce ad intercettare gli orfanotrofi in giro per il mondo: lì si reca, a sue spese, per far giocare i più piccoli, per strappar loro un sorriso, per addolcire la loro vita già stremata da sofferenze enormi. In questi anni ha fatto molti incontri, ma uno gli è rimasto particolarmente impresso: un bambino molto simile a Mario Balotelli, con cui aveva legato tantissimo e che, al momento del distacco (Andrea doveva rientrare in Italia, ndr), è scoppiato in lacrime. “Mi ha fatto venire voglia di diventare padre. C’era complicità. Fosse per me, poi, li adotterei tutti”, ci ha confessato. Due i suoi progetti più importanti: un libro, “Arcobaleno – Scivolando per il mondo”, i cui proventi derivanti dalla vendita verrebbero devoluti alle onlus; ma anche un viaggio, in giro per il mondo, su una sedia a rotelle. “Ho avuto la fortuna di vivere un mese su una sedia a rotelle. Mi ricordo che la cosa più fastidiosa è lo sguardo delle persone, come ti guardano, con pietismo” ha aggiunto. Nel corso dei suoi viaggi, però, ha affrontato anche situazioni spiacevoli: ha visto scambiare armi e droga in Costa Rica sotto lo sguardo complice della polizia corrotta; nel Nicaragua le forze dell’ordine, invece, hanno provato ad estorcergli denaro e alla fine gli hanno strappato il suo passaporto; ha visto la maestra di un orfanotrofio far sedere un bimbo autistico, per espletare i suoi bisogni, in una “ciotola per cani”, lasciandolo lì per ore. E, infine, il più terribile dei mali: la pedofilia, “un omicidio letale, il più brutto in assoluto” al punto che, se fosse nelle sue disponibilità, farebbe volentieri “il cacciatore di pedofili”. Andrea Caschetto parla inglese e spagnolo, studia portoghese grazie all’applicazione “Babbel” ed è alla continua ricerca di un posto nelle onlus per poter giocare coi bambini. “Raggiungetemi in giro per il mondo. Se volete che io vada dai vostri partenti per un saluto o un’intervista, fatemi sapere, magari mi possono pure ospitare!” scherza Andrea.

 

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