Nel 2025, nonostante i progressi nella conoscenza del comportamento animale, persistono ancora miti e stereotipi sulle razze canine come per esempio il Pitbull, il Rottweiler o il Dobermann, il Pastore Tedesco, l’Amstaff definite “aggressive”.
Tuttavia, è fondamentale distinguere tra aggressività e pericolosità. L’aggressività è una dota genetica che fa parte del carattere del cane (soggetto), non una caratteristica di razza. Qualsiasi cane, indipendentemente dalla razza, può manifestare comportamenti aggressivi se per esempio spaventato, ferito o maltrattato. La pericolosità, invece, dipende da altri fattori come la mole del cane e la potenza del morso.
Il comportamento di un cane è influenzato da molteplici fattori:
– Genetica: alcune razze possono avere una predisposizione genetica a determinati comportamenti (selezione di una razza), ma questo non significa che tutti i cani di quella razza saranno aggressivi.
– Addestramento
– Socializzazione: un cane che non è stato adeguatamente socializzato con persone e altri animali può sviluppare paure e aggressività
– Esperienze negative: un cane che ha subito maltrattamenti o abusi può diventare aggressivo per difesa.
È importante combattere i pregiudizi sulle razze canine “aggressive” e promuovere una cultura di rispetto e responsabilità. Ogni cane è un individuo con un proprio carattere. Invece di basarsi su stereotipi, è fondamentale valutare il comportamento del singolo cane e adottare misure preventive adeguate, come una corretta educazione sia per il proprietario che per il cane.
I proprietari di cani hanno la responsabilità di educare i propri animali, garantendo la sicurezza pubblica. È fondamentale conoscere le caratteristiche della propria razza e adottare misure preventive adeguate.
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