Sicilia 10/04/2018
Lo scorso 20 febbraio, Giuseppe Vizzini, parlando al telefono, riferisce testualmente poi illustra il suo piano per uccidere Paolo Borrometi, lo scomodo giornalista d’inchiesta, sotto scorta già da 4 anni. Dice che bisogna prendere una casa in affitto a Pozzallo; e poi ancora Ma a chi si riferisce Vizzini? Si riferisce ad un commando di sicari proveniente da Catania. .
Questa conversazione, interamente registrata, avviene tra Vizzini e Salvatore Giuliano, tornato in libertà dopo avere scontato poco meno di 22 anni di carcere.
Un programma preciso dunque, tracciato dalla mafia di Pachino per fermare per sempre, Borrometi e le sue inchiesta su -La Spia-.
. (Ogni tanto il morto ci vuole, così i giovanissimi si danno una resettata).
Per fortuna però, i telefoni erano sotto controllo e il contenuto dei discorsi criminali, è finito nell’ordinanza di custodia cautelare richiesta al Gip di Catania dal Pm della DDA.
La polizia di Pachino ha tratto in arresto tre persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, Giuseppe Vizzini e i figli Simone e Andrea; un quarto uomo è attualmente ricercato.
Oltre alle pesanti accuse formulate ora, gli stessi sono accusati anche di avere innescato e fatto esplodere un ordigno, per minacciare l’avvocata Adriana Quattropani, curatore fallimentare, che doveva assegnare un distributore di carburante, di proprietà della moglie di Giuseppe Vizzini.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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