Il Padua Rugby Ragusa prepara lo scontro con l’Amatori Catania
2 min readrino durante
Ragusa 9 ottobre 2014 – La sconfitta di domenica scorsa a Benevento è stata già archiviata e le attenzione del Padua Rugby sono ormai rivolte da qualche giorno alla partita con una delle grandi del campionato, l’Amatori Catania, in programma domenica prossima nel capoluogo ibleo. Il quindici etneo verrà a Ragusa intenzionato a cogliere un successo che gli possa permettere quanto meno di consolidare la seconda posizione di classifica. Massimiliano Vinti, il team manager degli etnei ha dichiarato: «Non perdiamo dal settembre dello scorso anno e, dopo la vittoria di domenica, i ragazzi vorrebbero allungare ancora la striscia. Anche perché il nostro obiettivo è quello di arrivare intanto tra le prime tre e poi giocarci uno dei due posti che portano alla serie A». Ma il quindici ibleo non sembra davvero intenzionato ad interpretare il ruolo della vittima sacrificale. «Nessuno ci sta a partire già battuto – dice infatti coach Montes – , men che mai il Padua. Noi scenderemo in campo per vincere, poi sarà il campo a dare il verdetto definitivo». Il pronostico è tutto dalla parte dei catanesi, ma l’allenatore del Padua dice la sua: «Non conosco l’Amatori, non l’ho mai vista giocare. Ma questo importa poco perché dovremo essere noi ad imporre il nostro gioco». Chi invece questa partita non vorrebbe proprio giocarla è il team manager catanese: «Dopo due anni passati sulla panchina del Padua, sarà dura affrontarli da avversari. Domenica giocherò contro una parte del mio cuore. Se potessi non verrei nemmeno al campo perché per me il Padua più che una squadra è stata una famiglia. Credimi, lo dico in tutta sincerità, domenica cercherò di essere neutrale, anche se tiferò Amatori per puro spirito di corpo». Non sarà l’unico ex della partita; con l’Amatori ci sono anche Andrea Ferrara e Gabriele Calamato. Il team manager del Padua, Ciccio Schininà, dice: «Sarà stranissimo rivederli con la maglia di un altro colore. Non sarà una domenica facile, né per loro né per noi».