gianni di gennaro

Palermo, 12 novembre 2014 – Secondo indiscrezioni trapelate in Procura a Palermo (fonte La Repubblica) il pentito di mafia, Antonino Zarcone, avrebbe rivelato che, il tritolo per fare saltare in aria il Pm Di Matteo (in foto), titolare dell’inchiesta sulla presunta trattativa Stato mafia, sarebbe già a Palermo.
Secondo quanto trapelato, un quantitativo ingente di tritolo, sarebbe già arrivato nel capoluogo siciliano, pronto per fare saltare in aria il Pubblico Ministero, attualmente più minacciato d’Italia. Immediata la risposta delle Istituzioni, e il cordone di protezione attorno al magistrato, si è stretto ancora di più; inoltre sono stati intensificati i sistemi di controllo.
Già il capo di cosa nostra, Totò Riina, dalla sua cella, tempo addietro, avrebbe lanciato “segnali” inquietanti nei confronti del magistrato e avrebbe persino detto: ci fazzu fari a fini do tunnu.
Questa dichiarazione, già da tempo intercettata, aveva già posto in allarme quanti sono preposti alla sorveglianza del Pm, che adesso, come riferito, è stata intensificata.
Le reazioni della gente, comunque, adesso sono diverse rispetto a come erano qualche anno addietro. Ora infatti, c’è una vera e propria gara di solidarietà e tanti sono i messaggi giunti in Procura, a favore del Pm, sia tramite l’invio di lettere, sia tramite i commenti sui Social-Network.
Massima allerta dunque, per consentire al magistrato, di accertare eventuali responsabilità a carico di quanti avrebbero partecipato all’inquietante trattativa.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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