Istat. Sottosegretaria Bellanova: “Impegno a tutto campo per invertire la tendenza”
2 min readRoma, 3 giugno 2015 – “Non cantiamo vittoria, la strada è ancora lunga, ma andiamo avanti sempre più determinati. I dati di quest’oggi, confortanti sia rispetto al mese di aprile che rispetto al I trimestre del 2015, ci sostengono e ci rafforzano nell’idea che il percorso intrapreso è quello giusto per determinare l’inversione di tendenza nel nostro Paese”. Così la Sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova in merito ai dati Istat presentati questa mattina.
“È giusto a mio avviso – prosegue Bellanova – sottolinearne alcuni tra gli altri: la diminuzione del tasso di disoccupazione tra i giovani; l’aumento dell’occupazione tra le donne a fronte del calo della disoccupazione e dell’inattività; la diminuzione del numero degli inattivi. Tre tra i punti del mercato del lavoro più delicati, che hanno meritato e meritano tuttora un impegno specifico, e sui quali oggi osserviamo una tendenza nettamente positiva. I numeri non sono casuali, non sono frutto della buona sorte: vengono fuori da un impegno a tutto campo, che ha visto il varo del Jobs act così come degli incentivi e gli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalla Legge di stabilità, il rafforzamento dello strumento del voucher asili nido-baby sitter per facilitare il rientro delle donne al lavoro dopo la maternità, il credito d’imposta nel settore della ricerca e dello sviluppo.
Mi preoccupa ancora quel dato del 12,2% di giovani donne tra gli inattivi nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni, che dichiarano a ragione della mancata ricerca di un lavoro, “motivi familiari”. Che una giovane donna non partecipi al mercato del lavoro perché ha difficoltà a tenere insieme famiglia e professione, è un elemento che il nostro Paese, oggi, non può e non deve permettersi. Nei prossimi giorni il decreto sulla conciliazione e il sostegno alla maternità vedrà definitivamente la luce: è un primo passo, ma è il segnale che diamo sulla priorità che assegniamo al lavoro, e al lavoro delle donne.
Non sono le leggi – conclude la Sottosegretaria – da sole, a creare magicamente nuova occupazione. Ma sono le buone leggi, e la ‘buona volontà’ politica, a creare le condizioni perché il Paese, i suoi uomini, le sue donne, e soprattutto i suoi giovani, recuperino speranza e fiducia nel futuro”.