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La scomparsa del prof. Carlo Pedretti. Maria Gabriella Capizzi ricorda l’eredità del luminare alla città aretusea: «Si deve a lui il legame tra Leonardo e Archimede sancito nel museo di Siracusa»

Siracusa, 8 gennaio 2018 – E’ un legame forte, profondo, indissolubile, quello che lega il prof. Carlo Pedretti a Siracusa. Considerato il massimo esperto di Leonardo da Vinci, lo storico dell’arte ha infatti lasciato alla città aretusea un’eredità preziosa. Un lascito destinato a durare nel tempo: il Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa, così com’è strutturato da quasi tre anni.

A pochissimi giorni dalla morte del prof. Carlo Pedretti e in coincidenza con la data del funerale, è Maria Gabriella Capizzi, responsabile del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa, a ricordare il “debito” della città, dei residenti e dei tanti turisti nei confronti del grande esperto, nato a Casalecchio di Reno, nel Bolognese. «Fu infatti il prof. Pedretti, con il suo guizzo, il suo rigore, il suo studio e la sua passione  – spiega Capizzi – a intuire, e infine fissare, quel legame tra Leonardo e Archimede». Una relazione sancita nel museo di Ortigia a loro dedicato e ufficializzata proprio dal prof. Pedretti, poco più di due anni fa, tramite una video-conferenza proposta nel corso dell’evento “Da Archimede a Leonardo, incontro fra geni” che, organizzato in collaborazione con la Niccolai Teknoart SNC di Firenze e il Comune di Siracusa, si tenne nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio. Non solo. Il prof. Pedretti diede infatti anche la disponibilità a redigere un catalogo delle macchine di Leonardo esposte e facenti parte della Collezione Niccolai, che da tanti anni è garanzia di veridicità storica delle ricostruzioni. Macchine che, quell’anno, furono arricchite dalla presenza di altre apparecchiature sugli studi matematici e ingegneristico-scientifici di Archimede. E ciò significò sancire il legame culturale tra Leonardo e Archimede, permettendo ai visitatori di cogliere immediatamente le affinità meccaniche e ingegneristiche che si trovano nei progetti dei due geni: l’uno, Archimede, il talento dell’antichità che riuscì meglio a coniugare lavori teorici con ricerca sperimentale; l’altro, Leonardo, che ebbe il merito di aver compreso, con i pochi mezzi all’epoca disposizione, la metodologia scientifica del grande matematico siracusano. «E il percorso realizzato all’interno del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa – ancora Capizzi – non fa altro che evidenziare il grande debito che Leonardo da Vinci ha nei confronti di Archimede». Se il museo che si trova nell’Ex convento del Ritiro, insomma, ogni anno, accoglie un sempre crescente di visitatori provenienti da ogni angolo del mondo e, assieme alle altre strutture museali, contribuisce ad allungare la permanenza dei visitatori in città, molto si deve anche all’intuizione del prof. Pedretti e al suo amore per Leonardo e per il genio siracusano per eccellenza, Archimede.

Un contributo, quello del prof. Pedretti, per cui, sempre nel 2015, ricevette un riconoscimento che lega, se possibile ancora di più, la figura e l’opera dello storico dell’arte alla città di Siracusa. Si tratta del premio “Feste Archimedee”, la manifestazione in programma ogni estate a Siracusa e che nel corso della quarta edizione programmò la consegna del riconoscimento al prof. Pedretti, poi saltata in extremis per indisponibilità del luminare. Ma qualche mese dopo, il premio fu consegnato com’era previsto dal programma originale delle “Feste Archimedee”. A Firenze, infatti, Capizzi incontrò il prof. Pedretti non senza un pizzico d’emozione: «Poter consegnare personalmente un premio a un illustre professore come Carlo Pedretti è stato un grande onore» disse per l’occasione Maria Gabriella Capizzi che adesso, dopo la tragica notizia della scomparsa del luminare, conclude: «Il progetto che curo quotidianamente, valorizzato e accreditato dagli studi del professore, vive un momento di grande sviluppo e sarà mio compito fare in modo che questa crescita  non si arresti mai. Anche in nome dell’instancabile opera dell’indimenticato e indimenticabile prof. Pedretti al quale, nei nuovi allestimenti del Museo Leonardo da Vinci e Archimede, sarà dedicata una sala».

Ma il legame di Siracusa con il prof. Pedretti continua a essere “garantito” anche dalla presenza di Sara Taglialagamba, storica dell’arte e assistente del luminare, nel comitato scientifico del Museo Leonardo da Vinci e Archimede, presentato ufficialmente quasi un anno fa. Un appuntamento che rappresentò la preziosa occasione per promuovere un incontro culturale tecnico-scientifico a cui partecipò anche Taglialagamba che concentrò il suo intervento proprio sulle connessioni scientifiche tra Leonardo da Vinci e Archimede.

A ricordare il legame del prof. Pedretti con Siracusa è anche Francesco Italia, vicesindaco e assessore alla Cultura, che commenta: «Il nostro Paese ha perso uno dei maggiori conoscitori della vita e delle opere di Leonardo da Vinci. Siracusa lo ricorda perché a lui dobbiamo gli importanti studi sul legame che unisce Leonardo al nostro grande genio Archimede».

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