5 Maggio 2024

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Legge di stabilità, la senatrice Padua presenta altri emendamenti: Uno in particolare per ristorare annualmente i comuni siciliani che accolgono profughi e rifugiati

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Tra gli altri emendamenti presentati dalla senatrice Venera Padua alla legge di Stabilità e che saranno oggetto di analisi nella commissione competente (Bilancio) prima di approdare in aula per il voto definitivo, ce n’è uno che fa riferimento al fatto che non sono considerate le spese sostenute dagli enti locali per interventi di primo soccorso, la cura e l’accoglienza dei rifugiati e dei profughi extracomunitari che giungono sul territorio dello Stato via mare. “A titolo di ristoro, per le maggiori spese sostenute dagli enti locali della Regione Sicilia in relazione all’accoglienza di profughi e rifugiati extracomunitari – è scritto nell’emendamento – è attribuito ai medesimi enti un contributo complessivo di euro 5 milioni per l’anno 2016”. “E’ un problema ricorrente – afferma la senatrice Padua – che, ad esempio per quanto riguarda il Comune di Pozzallo, si è verificato spesso nel corso di questi ultimi mesi. In questo modo, invece, tutto andrebbe ad essere normato e le difficoltà potrebbero essere attenuate di parecchio”. Un altro emendamento ha a che vedere con la detraibilità degli alimenti a fini medici speciali. In particolare, all’articolo 15, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni e integrazioni, dopo le parole: «Per protesi dentarie e sanitarie in genere», si chiede di aggiungere le seguenti: «E dalle spese sostenute per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali, inseriti nella sezione A1 del Registro Nazionale di cui all’articolo 7 del Decreto del Ministero della Sanità 8 giugno 2001, con l’esclusione di quelli destinati ai lattanti». “In questo modo – spiega la senatrice Padua – andremmo a risolvere una situazione che ci è stata segnalata da più parti e che, secondo noi, non aveva alcuna ragione d’essere. Ecco perché siamo intervenuti in questo modo”.

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