Legittima difesa. Fedriga (Lega): “Quando c’è da salvare le banche il governo è rapidissimo, ora invece vuole insabbiare la legge”
2 min readROMA – Il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito al rinvio della riforma della legittima difesa in Commissione Giustizia. “Sarei contento se se ne occupasse il Pd della difesa –ha affermato Fedriga-, il problema è che fa l’esatto opposto: si occupa dello svuota carceri. Sulla legittima difesa prima hanno stravolto il testo, facendo rimanere la proporzionalità e quindi la discrezionalità del singolo magistrato. Adesso lo rimandano in commissione per insabbiare il provvedimento e fregarsene. Penso che sia utile anche al giudice avere certezza del diritto. Oggettivamente il magistrato non ha strumenti chiari per valutare. Non esiste che una persona venga indagata perché difende la sua vita e quella dei suoi cari. Pericolo far west? Non esiste, perché non è che legittimiamo e liberalizziamo l’uso della armi. Queste sono le solite mistificazioni del Pd. E’ un caso estremo che il cittadino debba difendersi da solo, infatti noi vogliamo incrementare il numero delle forze dell’ordine, che invece sono state tagliate da questo governo. Quando si tratta dell’incolumità di una persona, legge o non legge, chi si difendeva prima lo continuerà a fare e chi non lo faceva continuerà a non farlo. Il problema è che qui la vittima rischia di diventare carnefice. Quando c’è da salvare le banche questo governo è rapidissimo, in questo caso invece rinvia il testo in commissione. Noi saremo in tutte le piazze d’Italia per raccogliere le firme per una legge d’iniziativa popolare”.
Sulle elezioni a Roma. “Sta vincendo Salvini? Penso che stiano vincendo i romani –ha affermato Fedriga-. Salvini ha fatto la scelta giusta, con una candidata competitiva. Spero che tutti se ne rendano conto, perché altrimenti significherebbe regalare alla sinistra e ai 5 stelle la competizione”.