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Legittima difesa, Messina (IDV): “Ci vorrebbe un furto in casa di ogni parlamentare. Io ne ho subiti tre in sei mesi”

Il segretario nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina è intervenuto ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus per parlare della legge sulla legittima difesa proposta dal Partito Democratico. “È uno spot, un panno caldo per i cittadini – afferma Messina – Due cittadini su tre ritengono che il problema primario sia la sicurezza. Con questa proposta di legge non si risolve nulla, lascia invariati tutti i rischi che ci sono in questo momento. Fa sorridere anche l’esame psicologico previsto peri chi si è difeso”. L’IDV ha raccolto milioni di firme di cittadini che hanno sottoscritto una proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare la legittima difesa: “La nostra è una proposta di iniziativa popolare con la sottoscrizione di due milioni di cittadini. Ho fatto appello al presidente della repubblica per far rispettare l’articolo 71 della Costituzione che il Parlamento sta violando. Si prevede che si possa fare un disegno di legge di iniziativa popolare: peccato che non venga discussa. Prendo atto che il ministro Alfano ha espressamente citato il nostro disegno di legge e che Alternativa Popolare lo avrebbe sostenuto e sottoscritto. Questo ci fa ben sperare. Poi vedremo in Parlamento chi voterà a favore e chi contro”. Secondo Messina in Parlamento non c’è la giusta percezione della situazione: “Ci vorrebbe un furto in casa di ogni parlamentare, poi vorrei vedere come votano. Io ne ho subiti tre negli ultimi sei mesi. Fortunatamente in casa non c’era nessuno. Noi proponiamo il raddoppio delle pene. L’aumento della pena non sempre corrisponde con la scomparsa del reato. Intanto, però, la certezza può dissuadere. Se uno sta in carcere ci deve rimanere”.

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Ignazio Messina

 

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