14 Maggio 2024

ITALREPORT

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L’INTERVISTA di Sandro Alfieri – BIANCA MASCOLINO

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Bianca Mascolino 35 avvocato. E’ consigliere comunale eletto nelle liste che sostenevano il candidato Sindaco Salvatore Di Falco. Ha una passione, oltre che per la politica, per il diritto, la letteratura d’autore, le moto e il buon vino.

Partiamo dalla politica. Come è nata questa voglia di mettersi in gioco e partecipare attivamente alla vita pubblica della sua città?

Nasce nel lontanissimo 1998, quando mi candidai a rappresentante d’istituto alle elementari per far parte della Giunta dei ragazzi. Persi miseramente. E da quel momento ebbi chiare due cose: si impara di più a perdere che a vincere e la politica mi piaceva un sacco. Ci riprovai in terza media e divenni sindaco dei ragazzi. E da allora non ho mai smesso.

Lei è spesso molto critica nei confronti di questa amministrazione. Quali sono secondo lei i peggiori difetti della compagine aielliana?

Uno su tutti: L’incapacità di ascolto. gli avversari non possono essere sempre e semplicisticamente dei nemici. E devo dire che pensavo che il problema fosse ascoLtare da queste parti.. Invece no, mi sa ci sono problemi in tal senso a 360 gradi.

Alcuni vicini al Sindaco la accusano di appiattirsi troppo sulle posizioni della destra di FdI. Cosa risponde?

Che alcuni vicino al sindaco invece si contorcono nel tentativo di difendere l’indifendibile.

L’ha sorpresa il risultato non proprio ottimale ottenuto dal suo candidato Sindaco? Cosa non hanno capito secondo lei i vittoriesi della vostra proposta?

Io sono sempre stata pessima nel fare previsioni e la vicinanza con Salvatore mi ha reso forse incapace di vedere ai nostri difetti. Abbiamo sbagliato nel non comunicare il senso di squadra e collegialità che abbiamo instaurato per tutti i mesi della estenuante campagna elettorale. Peccato, davvero.

L’episodio del pestaggio filmato con lo smartphone ha nuovamente portato questa città agli onori della cronaca nazionale. Secondo lei è vero come affermano molti che questi episodi si verificano dovunque oppure esiste a Vittoria un problema culturale, di educazione civica?

Secondo me sono vere entrambe le cose. Il problema è che episodi come questi hanno visto la componente “narcisistica” ampliata dai social. Allo stesso tempo, però, non si può negare solo la colpa ai social né dire che è sempre accaduto. Mi sembra evidente che il sene cresce dove il terreno è fertile. Pure quello dell’ortica. Per questo, servirebbe quell’esercito di maestre elementari di cui parlava Bufalino.

Lei è notoriamente legata al mondo della sinistra. Le piace Elly Schlein?

Sì, decisamente. Tuttavia, resta il problema di sempre. Come Renzi sbagliò a imbarcare larga parte del centro destra durante la sua segreteria, lei sta comunque tenendosi vicino e stretti le eminenze grigie di sempre nel PD. Ciò non aiuta un reale rinnovamento. Non lo puoi fare con le stesse facce di sempre.

Molti accusano la Schlein di parlare in modo troppo sofisticato e di non farsi capire dal popolo. E’ d’accordo oppure sono gli altri che ormai usano un linguaggio da osteria, lontano anni luce dallo stile di politici quali Berlinguer e Moro, solo per fare due nomi?

Una volta nei partiti i militanti studiavano, facevano scuola di politica. Sentire un certo linguaggio faceva venir voglia anche all’operaio di “avere il figlio dottore”. Oggi viene visto come elitarismo spiccio. E se è vero che così Grillo e Salvini hanno creato la loro fanbase è vero anche che la realtà è più complessa di come viene presentata. Che fare quindi? Eh, avessi la risposta io…

Dall’inizio del 2023 sono circa 80 i femminicidi, di cui la metà commessi per mano del partner o dell’ex. Eppure la politica pare non prendere seriamente il tema in giusta considerazione. Che ne pensa? C’è una visione patriarcale per la quale la donna è spesso considerata di proprietà dell’uomo?

La politica è ancora a traino maschile. E devo dire che molte delle battute più sessiste che ho mai sentito le ho ascoltate nelle stanze di partito. Ciò posto, il problema a costo di sembrare antipatica io lo ripeto: è culturale. Ed è un problema maschile. Della forza e della rabbia visto come “amore pazzo”. Non ci siamo.

La Meloni aveva promesso il blocco navale, invece gli sbarchi si sono moltiplicati. Come giudica la politica del governo in materia di immigrazione e se fosse lei a poter decidere cosa farebbe?

I blocchi navali sono specchietti per le allodole. E sono pure una proposta disumana. Ciò posto, basterebbe avere la volontà di comprendere che questa “invasione” non esiste, ma dicendo al medesimo tempo che nelle periferie ci sono dei problemi che le elite intellettuali non vedono. E non si possono bypassare, vanno affrontati. Perché il melting pot richiede strumenti e aiuto per non diventare guerra tra bande.

La politica del governo di fornire continuamente armi all’Ucraina la ritiene la strada più giusta per fermare questa ennesima guerra sanguinosa?

No. Serve dare sanzioni serie, gravi e reali alla Russia, moltiplicando i canali diplomatici.

L’ormai famoso generale Vannacci nel suo libro ha affermato che i gay non sono normali. Nel 2023 come valuta affermazioni del genere?

Lo dice a me, che da attivista anche lgbt (che non ci facciamo mancare niente, ah!) ho organizzato i pride? Vannacci ha trovato un buon modo di far parlare si sè. La capacità a sinistra di non capire che a parlare di certi personaggi gli si fa solo un favore, ha fatto il resto. D’altronde, siano il Paese che ha discusso una settimana della pesca dell’Esselunga e mai o quasi del congedo di paternità.

Basta con la politica, passiamo ad altro. Lei ha una grande passione per la lettura. C’è un libro che le ha cambiato la vita o che considera il migliore?

Il migliore, mai. Però ho una triade: Don Chisciotte de la Mancia, Cent’anni di solitudine e Altri libertini. Non cito il Cyrano perché è un’opera teatrale. E comunque non necessariamente in quest’ordine.

Molti dicono, compreso me, che scrive molto bene. Ha mai pensato di sfruttare questo dono e pubblicare qualcosa?

Si. E anche se non ci crede nessuno, non l’ho fatto perché mi vergogno. Ho una visione sacrale della letteratura… Forse sin troppo!

Canzone e film della vita?

Breve saggio filosofico sul senso della vita dei Folkabbestia e Nuovo cinema paradiso di Tornatore, ma è complicato eh!

Che rapporto ha con la religione?

Sono cresciuta negli scout, sono cristiana (non mi definisco cattolica) e credente. Nel mio olimpo personale San francesco e Sandro Pertini vanno d’accordissimo.

Si è laureata brillantemente alla Scuola Superiore di Catania in giurisprudenza e ora fa l’avvocato. C’è lo zampino di suo padre in questa scelta o è anche questa una passione innata?

Andai in segreteria studenti per iscrivermi a lettere e ne uscii matricola di giurisprudenza. È a tutt’oggi un mistero pure per me che cacchio mi sia successo lì dentro…

E’ più difficile esercitare questa professione da donna o non c’è alcuna differenza?

Dipende dalla materia d’elezione. Il penale è appannaggio quasi solo di uomini, indubbiamente.

Ha un sogno che ancora non ha realizzato?

I sogni svelati non si realizzano!

Ha ragione. A 35 anni se dovesse dare un voto da 1 a 10 alla sua vita quale si darebbe e perché?

7+. Ogni giorno provo ad assomigliarmi un po’ di più. Non mi riesce sempre, ma mi rende serena.

 

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