29 Aprile 2024

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Marina di Acate. Tiziana Leone: “Storia di ordinaria inefficienza”. Riceviamo e pubblichiamo

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MARINA DI ACATE – È fatta. Anche per quest’estate una delle tante vie di Marina di Acate con accesso al mare ha la sua passerella per scendere in spiaggia. A dirla tutta ha anche una doccia fruibile da tutti i bagnanti. Il lettore distratto potrebbe sorvolare su queste righe, ma io lo invito a proseguire nella lettura. Perché? è presto detto. La costruzione della passerella e della doccia è opera di cittadini e contribuenti che stanchi e stufi del silenzio del Comune, si sono rimboccati le maniche e per il secondo anno, sul finire del mese di luglio, dopo inutili solleciti, si sono garantiti un servizio che a loro spetterebbe. Spetterebbe loro come cittadini e come contribuenti (repetita iuvant). Ma la storia non avrebbe nulla di eccezionale in questa zona dove il disservizio è prassi, se non fosse che a beneficiare di questi servizi offerti dal Comune non fossero già e sin dall’apertura della stagione estiva, tutti gli accessi al mare a Macconi e specialmente la curatissima zona centrale. E già, noi non ci troviamo in centro, siamo nella zona che dal Chupa Chupa va verso Gela, zona nella quale nessuno pulisce l’arenile, dove le docce ( quelle del benefattore) non esistono, dove dei cestini dei rifiuti non c’è nemmeno l’ombra. Ma la storia sembra non finire, e last but not least, la cosa che indigna non è, essere “scordati” dai nostri solerti amministratori, ma il fatto che nella nostra via risiede, nei mesi estivi una persona, che villeggia qui, da più di 20 anni e che si trova in situazione di handicap. In genere non mi mancano le parole, ma di fronte a questi fatti, penso solamente che la civiltà di un popolo, di una comunità piccola come la nostra si misura con la cura, la vicinanza e la solidarietà nei confronti degli anziani, dei bambini e di chi nasce con un grave svantaggio. Grazie a chi ha lavorato gratuitamente, chi ha fornito il materiale gratuitamente, e a tutti coloro che con pazienza leggeranno queste righe.

Doverose e attese da tutti gli abitanti della zona le motivazioni di questo vergognoso disservizio, motivazioni reali e non fantasiose che ho udito in questi giorni.

Tiziana Leone

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