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Marina di Ragusa, storia di una perla del litorale ibleo. Il prof. Gurrieri presenta la sua ultima fatica letteraria

Non più torre Cabrera ma Celestre anzi torre di Mazzareddi. Da domani dovremo anche ristampare tutte le cartoline con il nome esatto. E’ una storia nuova, inedita, frutto di una ricerca certosina presso l’archivio di stato di Ragusa e l’archivio storico comunale durato ben due anni.

Documenti spesso difficili da decifrare e da comprendere, ma la ricerca storica è fatta anche di questo. Tante “curiosità” raccolte in un volume redatto dal professore Giuseppe Gurrieri, storico locale, docente di lettere presso l’istituto comprensivo “Sciascia” di Scoglitti.

Martedì 31 luglio, alle 18, nella sede della delegazione municipale, in via Benedetto Brin, a Marina di Ragusa, la presentazione ufficiale del libro “Marina di Ragusa, storia di una perla del litorale ibleo”.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Marcello Digrandi. Tra le “curiosità” la vera storia della torre di avvistamento di Mazzarelli.

Nei primi anni del 600 Francesco Celestre, grazie al matrimonio con Francesca Giluso, diventa proprietario di 35 salme a Mazzarelli. Nel 1613 inizia a costruire la torre che sarà completata nel 1616 per una spesa di 3 mila scudi circa 400 mila euro. Nella torre ci sono pezzi di artiglieria e un baglio forse l’attuale via ICNUSA. Francesco Celestre fu il fondatore del piccolo borgo di Mazzarelli.

Nel libro del professore Gurrieri, suddiviso in dodici capitoli, si parla della storia del borgo dalla preistoria ai giorni nostri. Un reportage sulla speculazione edilizia che, di fatto, ha stravolto il tessuto urbano originario. Si parla, poi, dei collegamenti tra Mazzarelli e Ragusa in una strada polverosa a bordo di carretti trainati da muli. Il 19 aprile del 1927 iniziò la sua attività di trasporto, con la sua FIAT 502, il signor “Vannuzzo” Tumino, garantendo il collegamento tra Mazzarelli e Ragusa. Coronò il suo sogno a metà degli anni 70 creando una linea di autobus con il marchio TUMINO.

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