Maxi operazione contro la ndrangheta e le mafie in Europa.
2 min read04/05/2023
Sequestrati fiumi di droga, soldi e armi, arrestate 108 persone e segnalate diverse attività commerciali, in tutta Europa, di cui alcune poste sotto sequestro, trasformate in “lavatrici” di denaro sporco.
SI tratta della più grande operazione contro la mafia, condotta dalla Calabria, che ha interessato diversi Paesi fuori dall’Italia.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Ros e dai militari del comando provinciale dell’arma di Reggio Calabria, coordinata dalla DDA, reggina in stretto collegamento con altre due inchieste coordinate dalle DDA di Genova e Milano.
La vasta operazione è diretta dal Procuratore Giovanni Melillo, mentre dal punto di partenza, Reggio Calabria, l’operazione è stata coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo, nonché dai Pm Diego Capece Minutolo e Giovanni Calamita.
Una operazione che ha portato, come precedentemente riferito, all’arresto di 108 persone.
I reati contestati spaziano dall’associazione mafiosa al concorso esterno e traffico internazionale di droga, con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità. Tra le armi sequestrate, anche armi da guerra.
Inoltre sono stati contestati i reati di riciclaggio, favoreggiamento, trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena.
Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip su richiesta della Dda reggina e hanno colpito in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo. Fuori dal nostro Paese, sono stati impiegati centinaia di agenti. Secondo il responsabile della polizia del Belgio si tratta di una delle operazioni più importanti mai condotte in Europa contro le mafie.
Con questa operazione potrebbe mutare lo scenario internazionale sul traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
