Modica. 31.05.2025
Salvatore Tavolino (Fillea CGIL): “Ogni morte sul lavoro è una sconfitta della società. Serve una svolta culturale e normativa immediata”
Ancora una tragedia, l’ennesima, sui cantieri. Dopo circa due settimane di agonia in ospedale, non ce l’ha fatta il lavoratore che era rimasto gravemente ferito in seguito a una caduta da un’impalcatura mentre eseguiva lavori edili. La sua morte si aggiunge all’ormai inaccettabile bollettino quotidiano delle cosiddette “morti bianche”, che bianche non sono più, ma grondano dolore, rabbia e mancanza di giustizia. «È inaccettabile – dichiara il segretario generale della Fillea CGIL Ragusa , Salvatore Tavolino – continuare a parlare di “fatalità” quando un lavoratore muore mentre svolge la propria mansione. Non esistono fatalità in un contesto dove la prevenzione viene troppo spesso trascurata, dove i controlli sono insufficienti e dove la cultura della sicurezza è ancora troppo debole. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intero Paese, un monito severo che non può più essere ignorato». La Fillea CGIL si stringe con profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore scomparso, e in attesa che le indagini facciano piena luce sulle dinamiche dell’accaduto, sottolinea ancora una volta l’urgenza di un cambiamento radicale. «Non possiamo più restare in silenzio – prosegue Tavolino –. Il lavoro non può e non deve essere una causa di morte. La sicurezza non è un lusso né un costo accessorio per le imprese: è un diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione, ed è la precondizione per qualunque idea di sviluppo civile e sostenibile. È tempo che lo Stato, le istituzioni e tutto il sistema delle imprese assumano la sicurezza come priorità assoluta, con investimenti, formazione continua, sanzioni efficaci e controlli capillari».La Fillea CGIL ribadisce il proprio impegno quotidiano per costruire una cultura del lavoro che metta al centro la dignità umana e la vita delle persone. Chiede, al contempo, l’attivazione immediata di tutti i tavoli istituzionali necessari affinché il tema della sicurezza nei cantieri non venga affrontato solo in occasione delle tragedie, ma diventi finalmente il cuore di una nuova strategia nazionale sul lavoro

Di Redazione

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