Modica. 28.05.2024
Gli agenti del locale commissariato nei giorni scorsi hanno tratto in arresto in flagranza di reato un siracusano di 35 anni domiciliato a Modica da qualche mese per maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni aggravate in danno della convivente straniera.
La coppia si era stabilita nella città della Contea da poco più di due mesi, prendendo in locazione una piccola casa nel centro storico.
Cinque giorni prima dell’arresto operato dai poliziotti, la volante era intervenuta nell’abitazione per una lite in corso.
In quella occasione la donna era stata aggredita dall’uomo ma non aveva denunciato il convivente né aveva accettato di recarsi al pronto soccorso.
Purtroppo quella aggressione non è rimasto un episodio isolato, atteso che sabato scorso la donna ha nuovamente richiesto l’intervento della polizia per una nuova e più violenta aggressione. Infatti, la volante è intervenuta prontamente evitando ulteriori conseguenze alla persona offesa, bloccando l’aggressore che continuava ad inveire contro di lei in evidente stato di alterazione psicofisica.
L’uomo è stato subito portato in commissariato, mentre la donna ha raggiunto il pronto soccorso ove le è stata diagnosticata una prognosi di 30 giorni per frattura e contusioni su tutto il corpo.
Con le cautele del caso, la giovane ascoltata dagli agenti ha denunciato il compagno, narrando delle aggressioni, fisiche, verbali, e delle umiliazioni quotidiane, subite sin dall’inizio della loro convivenza.
La mattina dell’ultimo intervento della polizia, la donna di 31 anni, era stata selvaggiamente picchiata e minacciata con un coltello, con cui è stata sfregiata al viso; la donna però era riuscita a liberarsi per un attimo dalla morsa dell’uomo ed aveva chiamato il numero di emergenza 112.
L’uomo però l’ha inseguita per strada riuscendo a sottrarle il telefono.
Soltanto l’immediato arrivo e l’azione decisa degli agenti ha consentito alla donna di sottrarsi alla furia del convivente, che è stato arrestato in flagranza e condotto alla casa circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dopo la convalida dell’arresto operato e la valutazione della gravità della condotta, nonché i precedenti di polizia dell’uomo, a quest’ultimo veniva applicata la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa con obbligo di braccialetto elettronico.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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