Modica. 29 giugno 2024
Questa mattina i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Modica collaborati da personale della compagnia ca rabinieri di Tuscania (VT), hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, autori della rapina verificatasi nell’aprile scorso ai danni di una nota tabaccheria della città di Ispica. Nell’immediatezza dei fatti è stata avviata precipua attività di indagine, a partire dai rilievi tecnici effettuati presso l’esercizio commerciale da personale specializzato, al fine di ricercare impronte ed elementi utili all’identificazione degli autori dell’azione delittuosa, sino all’acquisizione delle dichiarazioni dei testimoni. Contestualmente, si procedeva alla visione dei filmati dei vari sistemi di videosorveglianza che insistono sul territorio comunale, che consentivano di constatare il fatto che i rapinatori per compiere la rapina si erano avvalsi di una precisa autovettura, la cui targa era stata alterata in modo maldestro attraverso l’utilizzo di nastro adesivo. La ricognizione fotografica dei vari sistemi di videosorveglianza effettuata dai militari permetteva di individuare, grazie alla conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse operativo che gravitano in esso, un particolare essenziale del veicolo, ossia l’utilizzo del cosiddetto “ruotino”, che rendeva inequivocabile la corrispondenza dell’autovettura con il suo utilizzatore. Agendo con questo “modus operandi”, i militari sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica della rapina, sia in relazione alle fasi antecedenti che susseguenti l’azione delittuosa. Le investigazioni sono proseguite con l’accertamento di altri elementi, in quanto durante le indagini si addiveniva al luogo dove erano stati abbandonati gli abiti utilizzati dai rapinatori, esattamente un’area rupestre del comune di Ispica, dove spesso si ritrovano gli assuntori di sostanza stupefacente. Le risultanze sono state ottenute anche grazie alle attività tecniche avviate dal reparto procedente, le quali hanno consentito di cristallizzare la posizione di un altro soggetto, di sesso femminile, che ha partecipato alla rapina in qualità di palo e, allo stesso tempo, promotore dell’azione delittuosa. Le odierne misure, rassegnat all’Autorità Giudiziaria da parte del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Modica, sono state pienamente accolte dalla Procura della Repubblica di Ragusa, in quanto gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non hanno lasciato dubbi in ordine all degli autori della rapina. L’operazione, denominata “Fulmine”, ha dimostrato la capacità dell’arma di ricostruire in un breve lasso di tempo la dinamica di un evento che aveva minato fortemente la serenità e l’ordine pubblico della comunità ispicese, oltre ad interferire con lo svolgimento delle quotidiane attività.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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