Modica. 19.07.2024
Gli agenti del commissariato di Modica, nei giorni scorsi, alle prime luci dell’alba, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di uno straniero di 30 anni, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il trentenne, incensurato, richiedente protezione internazionale, da meno di un anno in Italia è adesso formalmente indagato per violenza sessuale e lesioni personali perpetrati a Modica in danno di una giovane ventenne.
Le indagini condotte dagli agenti della polizia di Stato hanno consentito, in breve tempo, di ricostruire l’intera vicenda.
Acquisita la denuncia da parte della persona offesa, sono scattate le immediate indagini dei poliziotti, corroborate anche dalla visione dei video registrati dalle telecamere di sorveglianza installate in prossimità del luogo in cui è stato commesso il delitto. Gli agenti hanno accertato che l’uomo, in piena notte, ha seguito la ragazza attirandone l’attenzione con una banale richiesta di informazioni che, tuttavia, si rivelava un pretesto per bloccarla e commettere il reato. La donna, che riusciva a liberarsi dalla presa, scappava e trovava rifugio presso l’abitazione di alcuni residenti che richiedevano l’immediato intervento della volante. Il trentenne invece, si dava a precipitosa fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Nell’immediatezza sono stati attivati mirati servizi di appostamento, anche serali e notturni, per risalire alla identificazione dell’aggressore.
Successivamente, attraverso la chiara descrizione fornita dalla ragazza e dalle immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza della zona, gli agenti sono riusciti ad individuare l’uomo.
Durante le indagini sono stati anche ritrovati gli abiti indossati dal giovane la notte della violenza.
Il compiuto quadro indiziario tracciato dagli investigatori ha consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere nei confronti dell’aggressore l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, e, per questo è stato tratto in arresto dagli agenti del commissariato di Modica e condotto presso la casa circondariale di Ragusa.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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