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Palermo. “Il tartufo spacca”.

Palermo. 17/12/2020
Abbiamo ricevuto una nota in Redazione, con cui una signora che ha firmato presumibilmente con un nome di fantasia: Elvira, ha evidenziato un “paradosso” (così lo definisce Elvira) che rischia di “spaccare” l’armonia natalizia.
La storia la raccontiamo a modo nostro, tenuto conto che la disputa riguarda due deputati, uno di centrodestra e uno di centrosinistra e quindi non rischiamo di creare dissapori tra gruppi politici.
Come tutti sappiamo, il tartufo è uno dei funghi più conosciuti in Sicilia. Per non parlare delle ricette natalizie della nostra meravigliosa cucina mediterranea: salsa al tartufo, risotto al tartufo, olio extravergine di tartufo, fonduta di tartufo. Non è ironico. La Sicilia produce tartufi. Produce tante altre cose per la verità: pomodori, ortofrutta, agrumi, uva, olive, carrubbe. Tutti prodotti che ancora oggi non solo stentano ad arrivare nei mercati del Nord e dell’Europa a causa dell’insularità sicula e della mancanza di trasporti adeguati, ma che sono fortemente danneggiati dall’ingresso di prodotti simili che provengono da Paesi stranieri. A fronte di tutto ciò, il tartufo spacca! E’ di questi giorni infatti la polemica tra due deputati regionali iblei che si contendono un promo posto per un prodotto che, anche a voler utilizzare i cani debitamente addestrati, i tartufi da noi, si contano sulla punta delle dita di una sola mano. Ben più noti invece, i funghi di carrubbo. ( in Siciliano, “ Funci i carrua”). Bene. Questi due parlamentari regionali, hanno ingaggiato una autentica querelle per la primogenitura del ddl in merito alla legge sul riordino della tartufocoltura e della ricerca del pregiato fungo. “L’ho presentata prima io”…”No! Prima io e basta vedere la data”. I comunicati stampa dei due, spuntano come i “funghi”. Ma è di vitale importanza sapere chi sia stato per primo? È un nodo da sciogliere prima ancora di chiarire cosa accadrà in Sicilia se si torna ad entrare di nuovo in zona rossa? Sapere di chi sia lo jus primae noctis travalica anche l’interesse, seppur minimo, di sapere se la Regione, finalmente, stornerà la seconda tranche ai comuni per i ristori alle partite IVA, che purtroppo stanno morendo. Quasi più importante che sollevare il problema caro prezzi degli aerei per consentire ai nostri conterranei di tornare durante le vacanze natalizie. Urgente, anzi urgentissimo chiarire, prima ancora di parlare dei problemi legati alla sanità, alla viabilità, alla disoccupazione, all’emigrazione di cervelli e, chi più ne ha, più ne metta. Come dire, signori se non avete pane, mangiate tartufi!
Non ce ne vogliano i “nostri” ma questa storia ci ha veramente colpiti, sopratutto perché in Sicilia, molti di noi, non sanno nemmeno cosa siano i tartufi.
Buon tar… pardon, Natale a tutti.

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