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Palermo. Minimo teatro festival: Oltre alla una giuria ufficiale quest’anno anche quella composta da migranti

TUTTO PRONTO PER L’OTTAVA EDIZIONE DEL MINIMO TEATRO FESTIVAL DEL PICCOLO TEATRO PATAFISICO
OLTRE ALLA GIURIA UFFICIALE CE NE SARA’ UNA D’ECCEZIONE COMPOSTA DAI MIGRANTI DEL PROGETTO ‘DIVERSE VISIONI’

PALERMO (PA) – È tutto pronto per l’ottava edizione del Minimo Teatro Festival (MTF), il festival nazionale di corti teatrali che si svolge al Piccolo Teatro Patafisico di Palermo e raccoglie opere e artisti da tutto il territorio nazionale all’insegna della danza e teatro. Saranno otto gli spettacoli in concorso che si alterneranno sul palco del PTP nel corso di due serate (12 e 13 maggio), quest’anno il MTF ospita anche due tappe del workshop “La trilogia del Ridere” (7-11 maggio 2018) e (25-29 giugno 2018). “Il MTF è parte integrante del lavoro del Piccolo Teatro Patafisico che dalla sua nascita esiste per dare spazio al teatro, ai lavori in studio, alle sperimentazioni; – dice Rossella Pizzuto, una delle fondatrici del teatro – MTF è la nostra “soluzione immaginaria” per rispondere ai limiti di budget, di spazio, di risorse che spesso il teatro si trova ad affrontare”.

Teatro Minimo ha come protagonista l’attore – il suo corpo e la sua voce – che non necessita di scenografie imponenti, artifizi scenici o compagnie numerose e che non
esclude possibili e affascinanti intersezioni con altri elementi quali la musica e le nuove tecnologie. In un momento storico di forte crisi economica del mondo dello spettacolo tutto e del teatro in particolare il grande Teatro si fa piccolo, si fa valigia, si fa Minimo, si fa necessario. Novità di quest’anno è la GIURIA DIVERSE VISIONI in collaborazione con il progetto “Diverse Visioni” di Blitz. Al percorso Diverse visioni che sperimenta ed esplora il teatro come formula di accoglienza per e con i migranti e che attiva un processo inclusivo attraverso la visione e la condivisione di spettacoli teatrali, si aggiunge la possibilità di interlocuzione non solo ideale nella connessione di idee, sogni, lingue, culture e momenti di creazione ma reale nel momento della discussione con le compagnie. La giuria Diverse Visioni infatti oltre ad attribuire un premio, incontrerà, così come la Giuria Ufficiale, le compagnie e potrà dare i propri feedback e avviare una interlocuzione. Anche gli artisti godranno la particolare possibilità di questo confronto invertendo la tendenza a pensare allo straniero come al fruitore passivo di ciò che gli viene proposto.

Così i ragazzi di Diverse Visioni, prenderanno parte al Minimo Teatro Festival in qualità di una giuria composita, multietnica e multiculturale. La giuria di Diverse visioni sarà una giuria parallela che assisterà agli spettacoli, porrà le sue domande e sceglierà il proprio “vincitore”. Questo appuntamento è una nuova e stimolante occasione di confronto per ragazzi ed artisti coinvolti e pone l’accento sulla “diversità” come unicità, prezioso ed imprescindibile valore di ogni individuo.

Il festival quest’anno si articolerà in due serate di concorso presso il Piccolo Teatro Patafisico di Palermo con la messa in scena dei corti teatrali selezionati in data 12- 13 maggio. La GIURIA DI ESPERTI di quest’anno sarà composta da Guido Valdini (critico teatrale), Luca Ricci (direttore del Kilowatt Festival), Micheline Vandepoel (artista e trainer) oltre che, come ogni anno da Luca Mazzone (regista e ore artistico del Teatro Libero di Palermo) e Giuseppe Cutino (attore e regista, vice direttore della scuola del Teatro Biondo, direttore artistico della rassegna “Quinte(S)senza” e della compagnia M’Arte).

Le due tappe del workshop “La trilogia del ridere” condotto da MICHELINE VANDEPOEL, membro della giuria di esperti, sono realizzati in collaborazione con Lucia Fusina, Vera Mor e Mio Barnaba.
Micheline Vandepoel, nata in Belgio nel 54, è regista, accompagnatrice di progetti artistici, guida, maestra del “gioco”, di Maschera Neutra, di Teatro del Gesto, della Poesia degli spazi, propone “Le clown et ses derivès” dal 1996 Diplomata in Metodo Feldenkrais nel 1994. E’ da sempre affascinata dall’Umanità, i suoi comportamenti, gli ostacoli della vita, le nostre spesso inattese capacità d’adattamento alle nuove situazioni. Regista, accompagnatrice di progetti artistici, guida, maestra del “gioco”, di Maschera Neutra, di Teatro del Gesto, della Poesia degli spazi, propone “Le clown et ses derivès” dal 1996. Diplomata in Metodo Feldenkrais nel 1994. Formazione in teatro, maschere, scenografia, clown con Serge Martin, Jacques Lecoq e Krikor Belekian-architetto, P. Gaulier, M.Pagneaux, Pierre Byland, D. Sartori.

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