Palermo. Sparatoria, eseguiti tre fermi
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Palermo – Nelle prime ore del 27 febbraio, la Polizia di Stato, in particolare il personale della Squadra Mobile e della S.I.S.C.O., ha eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di tre indagati. Questi soggetti sono ritenuti responsabili a vario titolo di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d’arma da fuoco e tentata estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso.
I provvedimenti precautelari derivano dall’attività di indagine legata all’omicidio avvenuto il 26 febbraio, nonché al tentato omicidio di un’altra persona che, al momento, è ancora in pericolo di vita a causa delle gravi lesioni riportate all’addome e alla testa. Il destinatario del provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato coinvolto in un primo scontro a fuoco, avvenuto pochi minuti prima del fermo, di fronte a una sala scommesse situata in corso dei Mille. Durante questo conflitto armato, un avventore dell’esercizio è rimasto ferito, così come l’autore dell’omicidio avvenuto in precedenza.
La causa del contrasto che ha portato allo scontro a fuoco risiede nel tentativo di estorsione riguardante i proventi illeciti generati dalle scommesse clandestine, soprattutto a causa di un debito accumulato dall’autore dell’omicidio nei confronti della vittima. La ricostruzione dei fatti è stata possibile grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza installate nella zona, oltre all’analisi degli elementi raccolti durante le numerose perquisizioni effettuate dagli investigatori poco dopo gli eventi delittuosi. Durante queste perquisizioni, sono state rinvenute anche due armi utilizzate negli scontri a fuoco. È importante sottolineare che la responsabilità penale per le azioni elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.
Federica Lupò
