3 Maggio 2024

ITALREPORT

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Pozzallo. Acqua non potabile. Il circolo cittadino sud chiama nord a confronto con il sindaco: Chieste informazioni sulla qualità dell’acqua e sugli interventi del gestore Iblea Acque per attuare le norme vigenti.

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Il circolo Sud chiama Nord di Pozzallo, accompagnato dal coordinatore provinciale Paolo Monaca, ha incontrato a palazzo di Città il sindaco Roberto Ammatuna. Il circolo era rappresentato da Maria Migliore, coordinatrice cittadina, e da Angela La Terra, responsabile organizzativa. Erano presenti anche Uccio Vindigni ed Enzo Gianì, componenti del coordinamento regionale. Terminata la fase congressuale, trattandosi di una forza politica extraconsiliare, Sud chiama Nord intende presentarsi in maniera propositiva ai rappresentanti delle varie amministrazioni comunali. Il primo confronto della serie è stato quello con il sindaco Ammatuna al quale, tra l’altro, è stata sottoposta la delicata questione riguardante la mancata potabilità dell’acqua, giusta ordinanza n.62 del primo cittadino risalente allo scorso 25 agosto. Una decisione presa dopo che l’Asp ha ravvisato la concentrazione di cloruri in misura superiore al massimo consentito per legge.

“Oltre ad avere chiesto quali le cause che hanno portato a questa elevata concentrazione – sottolineano dal coordinamento – abbiamo cercato di capire quali misure sono state adottate, dal gestore Iblea Acque, per fare fronte a questo problema, come, tra l’altro, previsto dal vigente Piano di gestione delle crisi qualitative adottato dalla stessa società. È necessario che si eviti l’incauto consumo involontario di acqua con elevate concentrazioni di cloruri, circostanza che potrebbe favorire l’insorgenza di patologie o il loro inasprimento”. Il circolo ha consegnato al sindaco una vasta documentazione con una serie di proposte, contenenti riferimenti normativi specifici, chiedendo di intervenire in sede di assemblea dei soci, per il tramite del comitato di controllo analogo, affinché Iblea Acque attivi eventuali azioni temporanee per garantire agli utenti il consumo di acqua potabile. Ma non solo. “Sulla base della sentenza della Corte di Cassazione n.2182/2016 e del vigente regolamento del servizio idrico integrato – scrivono ancora i componenti del circolo nel documento consegnato ad Ammatuna – il gestore Iblea Acque dovrebbe riconoscere agli utenti pozzallesi la decurtazione in misura del 50% della tariffa pubblica per ciascun metro cubo di consumo e per gli altri servizi forniti, come fognatura o depurazione, il 100% della tariffa della categoria di appartenenza come previsto dall’articolo 10 del regolamento del servizio idrico integrato”. “Abbiamo avuto un approccio – spiega la coordinatrice Migliore – assolutamente collaborativo e propositivo. Abbiamo fornito anche i riferimenti normativi e una documentazione di quasi 90 pagine, per facilitare il lavoro del capo dell’amministrazione con l’auspicio che il sindaco possa verificare quanto da noi segnalato e muoversi di conseguenza”. Il coordinatore provinciale Monaca precisa: “Sebbene il nostro movimento, guidato da Cateno De Luca, sia giovane, stiamo promuovendo azioni, come in questo caso, per tutelare i diritti degli utenti quando riteniamo che questi non siano tenuti in debita considerazione. Abbiamo apprezzato la disponibilità del sindaco Ammatuna al confronto. Proseguiremo in questa direzione anche con altri primi cittadini del territorio”. E Vindigni, nel chiudere il ragionamento, chiosa: “Abbiamo cercato di fornire un approccio differente alla questione. Proprio perché attualmente a Pozzallo siamo un movimento politico extraconsiliare, cerchiamo di fare sentire la nostra voce in maniera fondata, con supporti documentali che ci aiutino a comprendere quale sia la strada migliore da percorrere. Il nostro intervento, per i suoi toni propositivi e collaborativi, è stato apprezzato dal sindaco Ammatuna, con il quale ci siamo aggiornati tra qualche settimana. Il primo cittadino di Pozzallo, infatti, si è ripromesso di leggere e approfondire il documento da noi presentato contenente analisi e proposte”.

 

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