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Primo maggio a Portella della Ginestra.

Hanno scelto la città di Palermo i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, per celebrare la festa dei lavoratori a Portella della Ginestra. Un data importante quella odierna, perché coincide con i 70 anni dall’eccidio.
Un messaggio forte quello dei rappresentanti dei lavoratori, che ritengono indispensabile il lavoro, che diventa oggi, una forma di riscatto dalla povertà.
Non a caso la manifestazione si svolge in una terra, la Sicilia, dove si registra il più alto livello di disoccupazione del Paese. Inoltre, oggi l’emergenza riguarda una categoria, quella dei datori di lavoro: imprenditori e industriali, che tendono sostanzialmente a sfruttare i lavoratori, precarizzare il lavoro per raggiungere obiettivi di arricchimento immediato e ad ogni costo.
In questo giorno straordinario dunque, è necessario rimettere il lavoro al centro dell’attenzione della classe politica e dell’economia, oltre che avviare un percorso unitario di lotta contro ogni disuguaglianza e sopruso, con un forte monito e un richiamo alla giustizia sociale.
Non è la mafia l’alternativa al lavoro, non è la sopraffazione dell’uno sull’altro, ma è l’equità, la giustizia e la lotta alla dilagante corruzione.
Un primo maggio siciliano che dovrà servire da monito a quanti ancora pensano di annientare i diritti di molti per consentire l’arricchimento di pochi.

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