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Pronto Soccorso Ragusa, 18 ore di attesa per una visita. Ragusa in Movimento si appella al primo cittadino

Riceviamo e pubblichiamo. DONNA VISITATA AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE CIVILE DOPO BEN 18 ORE DI ATTESACHIAVOLA (RAGUSA IN MOVIMENTO): “NON E’ PIU’ POSSIBILE APPRENDERE DI VICENDE SIMILI. ANCHE IL SINDACO PRETENDA PIENA CHIAREZZA”

“Abbiamo appreso con un misto di stupore e indignazione la storia di una donna che è stata visitata al Pronto soccorso di Ragusa dopo ben 18 ore. Per fortuna la vicenda ha avuto un lieto fine, cioè non ci sono state conseguenze per la signora, ma questo caso deve farci riflettere: che fine hanno fatto le buone intenzioni del sindaco, che fino a prova contraria è la massima autorità cittadina, tese a sollecitare i vertici dell’Asp per garantire le dovute risposte, in termini di erogazione dei servizi sanitari, alla cittadinanza?”.

E’ l’interrogativo posto a Piccitto dal presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, che auspica una maggiore attenzione su questioni che riguardano da vicino la salute dei ragusani. “La Sanità, lo sappiamo – continua Chiavola – è un pianeta articolato e molto complesso. Ma proprio per questo, realtà istituzionali come il Comune dovrebbero creare le condizioni per attivare dei percorsi di verifica chiamati, periodicamente, ad accertare che tutto funzioni per il verso giusto. Non è possibile apprendere di episodi come questo che minano alla base il diritto alla salute di ciascun paziente. Se accadono fatti simili significa che c’è più di qualcosa che non funziona e un sindaco deve fare tutto ciò che è in suo potere per ottenere delle risposte in proposito. Se magari Piccitto, in questi giorni, è stato distratto da altro, siamo pronti a ricordargli quali sono i suoi doveri. Tutto ciò solo ed esclusivamente per garantire il benessere della comunità da lui amministrata. Dia un segnale. E lo faccia nella maniera più repentina”.

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