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Ragusa. Denuncia di Mario D’Asta: “Lo stadio G. Biazzo di Ragusa e l’annessa area riservata allo sgambettamento per cani versano nel degrado”

LO STADIO GIANNI BIAZZO DI RAGUSA E L’ANNESSA AREA DI SGAMBETTAMENTO PER CANI IN CONDIZIONI PIETOSE, IL CAPOGRUPPO DEM D’ASTA DENUNCIA: “SE NON SI CREDE NELLO SPORT BASTA DIRLO. E’ ASSURDO CHE NON SI FACCIA MANUTENZIONE CON TUTTE QUESTE TASSE FATTE PAGARE AI CITTADINI”

RAGUSA – Lo stadio Gianni Biazzo, da tutti meglio conosciuto come ex Enal, si presenta in condizioni pietose. Lo denuncia il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Ragusa, Mario D’Asta, che ha raccolto le segnalazioni di alcuni fruitori dell’impianto di via Archimede. “Se non si crede nello sport basta dirlo. Con tutte queste tasse fatte pagare ai cittadini, è assurdo che non si riesca a fare manutenzione e a lasciare in buone condizioni uno spazio usato da centinaia e centinaia di famiglie. Un fallimento, l’ennesimo. Purtroppo – dice D’Asta – dispiace tornare a sottolineare come ci sia scarsa attenzione nei confronti di una struttura parecchio frequentata e che, tra l’altro, si trova al centro della città. Che cosa non funziona? Perché non è stata attivata l’adeguata manutenzione?”. L’esponente dem fa riferimento anche e soprattutto all’area di sgambettamento per cani che, fortemente voluta dall’amministrazione comunale grillina, si trova all’interno del perimetro che racchiude il campo. “Le condizioni di questo angolo – continua D’Asta – sono davvero pietose. Nessuno sembra che se ne occupi da mesi. L’erba cresce rigogliosa. Una vera e propria vergogna. Eppure l’entusiasmo pentastellato sembrava incontenibile quando questo spazio è stato istituito. In più, ci denunciano la condizione non ottimale degli spogliatoi che, anzi, sono ritenuti un vero e proprio letamaio. E’ possibile che i nostri ragazzi facciano sport in queste condizioni? Le docce sono in pessime condizioni. E’ a dir poco deprimente e deludente. Per non parlare dell’illuminazione fatiscente, l’impianto fa registrare parecchie defaillance. Ecco perché invito il Comune, l’assessore competente e i tecnici del settore ad effettuare un sopralluogo per appurare lo stato delle cose. Perché così non è più possibile andare avanti”.

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