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Ragusa, 20 ottobre 2014 – “La prossima edizione del Premio Heritage, quella del 2015, sarà compiuta con la collaborazione dell’Unesco”. A darne notizia il commissario Ray Bondin sabato scorso nel corso della consegna del Premio Heritage 2014 l’evento che si è tenuto sabato scorso al teatro Tenda del capoluogo ibleo. Maggiore prestigio quindi per la maifestazione, ideata e diretta dal presidente e dal direttore dell’Associazione Heritage Sicilia, rispettivamente Rosanna Criscione e Ignazio Caloggero. “Fare promozione del territorio è la nostra mission – ha spiegato il direttore Ignazio Caloggero – e la serata di sabato è stata la ricompensa più gradita di tutti gli sforzi profusi per dare una chiara identità ad un evento partito dal basso ma che ha voglia di percorrere, attraverso i propri ospiti e premiati, la Sicilia in lungo e in largo. Ecco perché questo è il premio che è fatto di persone e di storie”. Sul palco nel corso della serata, presentata dal giornalista Salvo Falcone, si sono avvicendati grandi nomi della sicilianità, in nome della quale sono stati insigniti del premio Heritage Sicilia. La prima è stata Lucia Sardo che ha interpretato alcuni brani de “La nave delle spose”, uno spettacolo dedicato a tutte quelle giovani donne siciliane che andavano in Australia per contrarre matrimoni già programmati. Come non ricordare, per un attimo, a questo proposito il grande film interpretato dal grandissimo Alberto Sordi e da una splendida Claudia Cardinale. E’ stata poi la volta dell’archeologo Giovanni Distefano che non ha mancato di sottolineare come ”sia l’incuria che le mancate manutenzioni nei siti archeologici compromettono le testimonianze della nostra terra”. Grandi emozioni ha suscitato nel pubblico presente la cantautrice Rita Botto, altra premiata con il prestigioso riconoscimento, con la sua voce e il calore della sua sicilianità, concludendo la sua performance con l’esecuzione di “Stranizza d’amuri”. A chiudere il poker di premiati il maestro puparo Mimmo Cuticchio che ha raccontato cosa ieri e oggi ha rappresentato e rappresenta l’Opra dei Pupi. Infine, da citare i primi premi che sono stati conferiti al vincitore del concorso di pittura, il comisano Biagio Minniti con la sua opera “Il Siciliano” e ad Antonio Aiello, il giovane palermitano che con la sua opera “Nebrodi” ha conquistato il primo posto del concorso fotografico. L’intera serata si è avvalsa della grande musica portata in scena dal maestro Peppe Arezzo e dalla sua orchestra che, su testi originali di Michele Arezzo, ha raccontato la Sicilia, i siciliani, la nostra storia tra aneddoti e scaramanzie, il tutto esaltato dalla magistrale interpretazione degli artisti del MASD. In scena anche la band dell’Onorata Società che oltre al medley dei loro maggiori successi, ha offerto al pubblico una rivisitazione della canzone di Domenico Modugno, nella versione dei Tinturia, “U pisci spada”. ”Prossimo appuntamento, adesso – ha detto in chiusura il direttore Ignazio Caloggero – è la Settimana Multimediale del barocco, in programma a Ibla dal 15 al 21 dicembre, un’altra occasione per promuovere il territorio attraverso lo strumento della multimedialità”.

Di Rino Durante

Rino Durante, giornalista professionista. Inizia la carriera giornalistica nel 1977 come collaboratore sportivo della redazione siracusana de "La Sicilia" diretta dall'allora caposervizio Pino Filippelli. Nel 1980 iscrizione all'albo dei giornalisti nell'elenco dei pubblicisti. Nei prima anni dell'attività è stato corrispondente da Siracusa de "La Gazzetta dello Sport", nominato dall'allora direttore Candido Cannavò. Dai primi Anni Ottanta viene nominato da Domenico Tempio corrispondente da Siracusa di Antenna Sicilia. Come cronista televisivo si occupa anche di cronaca nera, giudiziaria e politica. Settori di cui si occuperà in seguito anche come giornalista della carta stampata. Nel 1992 sostiene a Roma, con esito positivo, gli esami per giornalista professionista. Una volta andato in pensione Pino Filippelli, per decisione del direttore Mario Ciancio e dell'allora redattore capo centrale Domenico Tempio, assume la direzione della redazione siracusana de "La Sicilia". Nel giugno del 1996 viene trasferito a Ragusa, dove fino al dicembre 2010 svolge la propria attività giornalistica come caposervizio e responsabile della redazione provinciale iblea de "La Sicilia".

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