Ragusa. 29.10.2025
Una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa ha portato al sequestro preventivo di circa 3 milioni di euro nei confronti di 11 società operanti nella filiera degli imballaggi in legno nell’hinterland vittoriese. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa su richiesta della Procura e riguarda beni riconducibili alle imprese coinvolte e in subordine, ai rispettivi rappresentanti legali.
L’operazione, condotta dai finanzieri del omando provinciale di Ragusa con il supporto del I° gruppo di Catania e di un’unità cinofila “cash-dog” della compagnia Pronto Impiego etnea, ha fatto emergere un articolato sistema di frode fiscale basato sull’utilizzo di società “cartiere”, alcune delle quali con sede all’estero, create al solo scopo di emettere e utilizzare fatture per operazioni inesistenti.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della compagnia di Vittoria, le imprese fittizie, intestate a prestanome e prive di qualunque struttura operativa – simulavano l’acquisto e la vendita di merce senza effettuare alcuna transazione reale. In questo modo, l’imprenditore considerato il regista dell’organizzazione avrebbe potuto approvvigionarsi di prodotti a costi notevolmente inferiori a quelli di mercato, grazie all’evasione dell’imposta dovuta.
Le indagini hanno inoltre permesso di ipotizzare nei confronti del dominus anche il reato di autoriciclaggio: i proventi illeciti, derivanti dagli indebiti risparmi d’imposta, sarebbero stati trasferiti all’estero simulando pagamenti per prestazioni mai rese o restituzioni di prestiti, con una serie di passaggi mirati a occultare la provenienza delittuosa del denaro.
Complessivamente sono 22 i soggetti deferiti per le ipotesi di reato di emissione e utilizzo di fatture false e di autoriciclaggio. Contestualmente al sequestro, i militari stanno eseguendo 13 perquisizioni presso le sedi delle aziende coinvolte e le abitazioni dei rappresentanti legali.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come precisano le autorità, per tutti gli indagati vige il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività coordinate dalla Procura di Ragusa e dalla guardia di finanza per contrastare le frode fiscali più gravi e dannose, tutelare le imprese oneste e garantire una più equa concorrenza nel tessuto economico locale.