7 Maggio 2024

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Ragusa. Misure restrittive eseguite dagli uomini della mobile iblea nei confronti di due stalker.

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Ragusa. 03.01.24
Nell’ambito di controlli predisposti dal Questore di Ragusa Vincenzo Trombadore, con la condivisione dei comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza e come da tematiche di settore approfondite in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, particolare attenzione è stata rivolta anche alle persone sottoposte a misure e a obblighi di legge.
Nei giorni scorsi infatti, agenti della squadra mobile della Questura di Ragusa hanno tratto in arresto in due distinte operazioni, due persone ritenute responsabili di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenza sessuale su minori e lesioni.
In tale contesto, uno straniero regolare sul territorio nazionale da anni residente in Italia, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per una sequela di condotte criminali ai danni di familiari, a seguito di una delicata indagine condotta dagli investigatori della sezione della mobile, specializzata nel contrasto dei reati di violenza sessuale e di genere, durante i controlli presso l’abitazione, effettuati dai poliziotti delle volanti giunti li per verificare la sua presenza come da prescrizioni detentive, accertando che in quattro diversi controlli, è risultato assente.
Comunicati i fatti, l’Autorità Giudiziaria competente, valutato l’aggravamento delle esigenze cautelari ha sostituito la misura in corso, con quella più afflittiva della custodia in carcere.
L’uomo è stato pertanto arrestato e condotto in carcere.
Nella medesima giornata, all’esito di una attività investigativa svolta dalla squadra mobile nei confronti di un altro pericoloso stalker, è stato arrestato un uomo ritenuto responsabile di atti persecutori e lesioni personali nei confronti della coniuge e del figlio minore. Più precisamente, l’Autorità Giudiziaria competente, ha emesso l’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento, poiché l’uomo ha violato ripetutamente la specifica prescrizione del divieto di avvicinarsi alle parti offese e alla loro abitazione dando inizio, peraltro, a una serie di molestie anche nei confronti di altri soggetti.
Anche in questo caso, all’autore delle condotte persecutorie è stata aggravata la misura coercitiva del divieto di avvicinamento con l’applicazione di strumenti di controllo elettronici (cd. braccialetto elettronico) che consente alle vittime di conoscere in tempo reale l’eventuale vicinanza dello stalker nella sfera vietata, nella circostanza stabilita dall’A.G. in 500 metri.

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