Vittoria. 30 gennaio 2021 – Se nella Redazione di Italreport fosse pervenuta una sola richiesta, o due, avrei pubblicato integralmente i testi o i sunti dei contenuti, ma considerato che le richieste peraltro legittime, sono tante, i quesiti li pongo io con questo editoriale, nella qualità di Direttore responsabile della Testata online.
Quello che è accaduto per quanto riguarda i vaccini inoculati a persone che non avevano il diritto di vaccinarsi, almeno adesso, è sotto gli occhi di tutti. Di questo molteplice abuso, si è occupata pure la televisione pubblica, scatenando reazioni a catena di ogni tipo.
La nota diffusa dall’Asp sostiene che gli abusi sarebbero stati accertati nelle città di: Ragusa, Scicli, Comiso e Vittoria. Per quanto riguarda i primi tre centri del ragusano, sono stati resi noti legittimamente, i nomi, i cognomi, le date di nascita, gli indirizzi e le professioni, scatenando un “processo” mediatico ancora in corso sui Social.
Per quanto riguarda Vittoria, questi dati, o sono stati occultati, o non esistono o ci sono altre ragioni per non renderli di pubblico dominio.
Arriviamo ai quesiti che mi pongono e che rimbalzo agli organi competenti: perché si sta verificando questo? Cosa si vuole nascondere, o chi si vuole tutelare? A chi giova tutto questo? Se esistono abusi, vengano resi noti i nomi, così come è accaduto con gli altri. Se gli abusi non sono stati compiuti, venga detto con chiarezza; innescare il sospetto e aprire le strade dell’impaginazione, della presunzione di sapere ma non dire, arreca ancora più danno di quello fin’ora prodotto a questa città.
Rimango in attesa di una risposta opportuna e dovuta.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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