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Rianimazione di Lentini, interviene Il vice segretario regionale AAROI EMAC

LENTINI (SR) – In riferimento alla nota sull’ospedale di Augusta ed in particolare sulla attivazione delle Rianimazioni di Lentini e Avola a firma del sindacalista ANAAO-ASSOMED Giuseppe Vaccaro interviene il vice segretario regionale Sicilia orientale AAROI – EMAC Salvatore Tinè con la seguente dichiarazione:
Nella qualità di vicesegretario regionale Sicilia orientale del sindacato AAROI EMAC (Anestesisti e rianimatori ospedalieri italiani) trovo del tutto pretestuosa e infondata la nota divulgata agli organi di stampa da parte di un anestesista rianimatore che ben conosce l’attività relativa alla nostra professione e, soprattutto, appare riduttiva l’affermazione che l’apertura della Rianimazione nell’ospedale di Lentini arrecherebbe danno alla collettività della zona industriale come da lui sottolineato, anzi tutt’altro.
Poiché Siracusa è una delle poche province della regione Sicilia ad avere una sola rianimazione con otto posti letto per un bacino di utenza di 402 mila abitanti (dati Istat 2017), l’apertura delle Rianimazioni di Avola e Lentini darà ampio respiro alla Rianimazione di Siracusa che è l’unica presente nel territorio siracusano, decongestionandola da eccessive richieste di ricovero dei pazienti critici, evitando continui e frequenti trasferimenti presso altri presidi ospedalieri fuori dalla nostra provincia e riducendo altresì il rischio clinico per il paziente e la tanto vituperata mobilità passiva.
L’apertura delle Rianimazioni di Lentini ed Avola non sottrae risorse all’ospedale di Augusta, contrariamente a quanto affermato dal dottore Giuseppe Vaccaro, dove è in itinere piuttosto la realizzazione di nuovi reparti nel rispetto della programmazione sanitaria regionale.
Appare del tutto evidente che la guerra dei poveri non porta benessere alla collettività anzi proprio perché il latore del comunicato stampa è un addetto ai lavori lo stesso dovrebbe esprimere solidarietà e soddisfazione per il raggiungimento di un traguardo così tanto atteso dalla intera collettività siracusana e non manifestare invece atteggiamenti ostativi e di campanilismo per ragioni che mal si comprendono”.

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