29 Aprile 2024

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Riforma Giustizia, Giarrusso: “Casson e Cucca non vogliono la paternità di una legge che aiuta i mafiosi”

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Il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Giarrusso, membro della Commissione Giustizia al Senato, è intervenuto ai microfoni di Legge o Giustizia su Radio Cusano Campus per commentare la situazione del disegno di legge sulla riforma della giustizia, fermo appunto al Senato

ROMA – “Il disegno di legge contiene passaggi gravissimi, stigmatizzati dall’ANM e dal M5S –ha affermato Giarrusso-. Posso evidenziare, ad esempio, l’impossibilità di effettuare intercettazioni informatiche per reati gravissimi come il traffico di droga, l’associazione a delinquere oltre alle materie che riguardano la corruzione ed i reati contro la pubblica amministrazione. Il circuito di massima sicurezza per i mafiosi, poi, viene praticamente liquidato. Tutti questi aspetti, sommati alla questione della prescrizione, stanno creando un empasse all’interno della maggioranza. Speriamo riportino il disegno in Commissione Giustizia per emendarlo da questi atti scellerati” Quale linea politica si sta adottando? “Questa riforma è strattonata da tutte le parti. C’è chi vuole mettersi al sicuro dalle indagini sulla corruzione, c’è chi vorrebbe allungare la prescrizione in maniera complicata. C’è chi vorrebbe fare un favore ai mafiosi. Chissà con chi e dove la maggioranza discute di questa riforma”. Giarrusso ha parlato anche dei relatori della legge: “C’è grande imbarazzo nei relatori. Non credo che Casson e Cucca vogliano passare con quelli che liquidano il circuito carcerario di massima sicurezza per i mafiosi. È diventato talmente mostruoso questo disegno di legge che la paternità non la vuole nessuno”. E sul possibile sciopero dei magistrati: “Farebbero bene a scioperare. L’opinione pubblica è distratta da cose meno importanti ed è per questo che i magistrati vogliono intervenire prima che il danno sia fatto. Nei tribunali manca tutto: uomini, mezzi e risorse. C’è qualcosa che non va nella gestione della giustizia e la gente deve saperlo”.

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