Roma – Poteva essere una tragedia. È il destino, o l’intercessione del Padre Eterno, che ha scongiurato una vera e propria tragedia, oggi, nel carcere di Regina Coeli, a Roma, dove poco fa è crollata una parte del tetto, corrispondente alla rotonda del carcere. “Per fortuna nessuno si è fatto male ma si è corso un grave pericolo”, denuncia Donato Capece, segretario generale dl Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, sindacato che in più occasioni aveva evidenziato lo stato precario della struttura di pena di Trastevere. “L’Amministrazione penitenziaria avrebbe già predisposto lo sfollamento dall’istituto di non meno di 250 detenuti, ma ora è prioritario la messa in sicurezza di tutta la Casa circondariale, come da tempo chiedeva e chiede il SAPPE”, prosegue il sindacalista. “E’ necessario attivare gli Uffici competenti del DAP affinché vengano posti in essere ulteriori idonei provvedimenti, anche di tipo deflattivo nei confronti dei detenuti, finalizzati a riportare un regolare stato di vivibilità detentiva all’interno della struttura penitenziaria, al fine di evitare che tale situazione possa determinare episodi di criticità a danno dell’Amministrazione e del personale di Polizia”. Capece evidenzia, infine, la necessità di “porre adeguati e tempestivi interventi di ripristino, evitando un disastroso deterioramento delle strutture e con l’aggravio di costi per le riparazioni”.

Di Redazione

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