Sanità iblea, il polo materno infantile torna all’OMPA. Pomeriggio incontro in Prefettura
2 min read“La direzione aziendale, in pieno accordo con i primari e la direzione medica di presidio sta allestendo il riavvio del polo materno infantile presso l’ospedale Maria Paternò Arezzo che si prevede pienamente operativo entro lunedì mattina 3 luglio”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla direzione generale dell’ASP 7 di Ragusa .
Nella nota, la direzione generale spiega inoltre le motivazioni che hanno portato al sequestro preventivo dei due blocchi operatori: “le unità di trattamento aria – si legge – appartenenti al progetto iniziale della costruzione del nuovo ospedale, pur raggiungendo valori nei limiti di legge, non raggiungono standard fissati nel progetto originale e richiedono settaggi ed accorgimenti che non sono ritenuti di sufficiente garanzia per l’uso continuativo. Tutte le rimanenti aree dell’ospedale sono state considerate esenti da anomalie e quindi chiaramente utilizzabili”. .
Intanto, sempre l’ASP, fa sapere che sono in corso valutazioni mirate alla migliore distribuzione delle attività rimanenti tra i presidi Civile e Arezzo. La direzione incontrerà alle 18:30 il prefetto Maria Carmela Librizzi per fornire piena informazione e discutere alcuni aspetti connessi con la massima tutela dell’assistenza alla cittadinanza.
Sulla vicenda è intervenuto anche presidente della commissione VI Sanità dell’Ars, on. Pippo Digiacomo che ha chiesto un immediato intervento dell’Assessorato regionale alla Salute: “L’assessore Gucciardi rimuova immediatamente il direttore Aricò – afferma – e nomini una task force per affrontare quella che si è trasformata in una vera e proprio emergenza”.
“Si rischia la tragedia”, incalza il deputato regionale di F.I., on. Giorgio Assenza, preannunciando la presentazione di un atto ispettivo presso l’Assemblea Regionale Siciliana. “A questo punto – aggiunge – si ripristini l’operatività del “Civile” e del “Maria Paternò Arezzo”, oppure, in tempi brevissimi, si completi il trasferimento e si renda operativo il nuovo ospedale. Diversamente, la situazione rischia di andare drammaticamente fuori da ogni controllo”.