Santa Croce Camerina. Piero Mandarà si candida a sindaco: “Serve rinnovamento nel metodo”
2 min readPiero Mandarà, presidente in carica del Consiglio comunale di Santa Croce Camerina, comunica ufficialmente la decisione di scendere in campo per le prossime elezioni Amministrative. “Mi candido a sindaco – dice Mandarà –. Ho riflettuto a lungo su questa scelta. A risultare decisivi sono stati l’affetto e l’incitamento ricevuti da amici e simpatizzanti, che nel corso delle ultime settimane hanno immaginato insieme a me una proposta di città per il futuro, individuando nella mia persona la sintesi di un progetto che ci accomuna. E che va ben oltre le ideologie e le inclinazioni politiche – perfettamente legittime – di ognuno. L’obiettivo è lavorare per il bene della città. Metto la mia esperienza amministrativa a disposizione di Santa Croce, consapevole del fatto che serve un rinnovamento innanzi tutto nel ‘metodo’: servire la cosa pubblica, a livello locale, è un onore, un privilegio, ma soprattutto una grande responsabilità. Specie di questi tempi, in cui gli enti locali siciliani versano in condizioni economico-finanziarie drammatiche”.
Mandarà, primo degli eletti al Consiglio comunale nel 2017 (con 668 preferenze), è già stato assessore al Comune e all’ex provincia regionale di Ragusa. Dipendente dell’ASP, attualmente ricopre la posizione organizzativa presso la Direzione Sanitaria ed è responsabile aziendale del Servizio Civile Universale. “L’ultima stagione politica, che il mio gruppo aveva approcciato con entusiasmo e partecipazione, contribuendo in maniera determinante all’elezione del sindaco Barone, ha deluso le nostre aspettative e non ha saputo garantire alla città un completo piano di sviluppo e di rilancio – spiega Mandarà -. Per questo, a metà della consiliatura, abbiamo preso le distanze dall’operato dell’Amministrazione, pur garantendo un’opposizione costruttiva nell’interesse dei cittadini e dell’ente. Non vogliamo, però, che la prossima campagna elettorale risenta dei rigurgiti del passato. Ma, al contrario, pretendiamo diventi terreno fertile per una proposta politica alternativa e trasparente, che premi l’operosità e i sacrifici dei santacrocesi, li faccia riappropriare di un senso di comunità ormai smarrito, e promuova un percorso d’integrazione e convivenza con le altre comunità presenti sul territorio che – però – verta essenzialmente sul rispetto delle regole”.