Sicilia. Falcone (FI): “Quattromila lavoratori della Formazione oltre ad aver perso il lavoro rischiano di non poter percepire la cassa integrazione”
2 min readPalermo, 16 gennaio2014 – “I circa quattromila lavoratori espulsi dal mondo della Formazione professionale rischiano di non poter percepire l’assegno della cassa integrazione perché Ministero del Lavoro e INPS l’hanno congelata”. A lanciare l’allarme è Marco Falcone, Presidente di FI all’Ars, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore dell’Istruzione e della Formazione Professionale.
“Tale personale – si legge nell’interrogazione – che, di fatto, ha perso il posto di lavoro, vedendo svanire anche l’appiglio di un paracadute sociale, vive un grave stato di disagio e costernazione che può sfociare anche in tragiche azioni eclatanti.
Dall’Assessorato alla Formazione si apprende che si attende la rimodulazione dei Fondi Europei della vecchia programmazione 2007-2013 di cui 242 milioni di euro sono stati destinati a misure per il lavoro e 150 di questi per coprire la quota di cassa integrazione che gli stanziamenti statali non soddisfano e che la superiore rimodulazione verrà attuata intorno al mese di marzo, ma poiché al 7 gennaio risulta un debito nei confronti dell’INPS di 43 milioni relativi al 2014 di conseguenza la cassa integrazione al momento è bloccata”.
Falcone chiede quindi: ”di adottare, con l’immediatezza resasi ormai necessaria, una procedura d’urgenza per rendere subito disponibili le risorse per gli ammortizzatori sociali, in modo da sbloccare i fondi della cassa integrazione per i suddetti ex lavoratori della Formazione affinché, oltre la perdita del posto di lavoro, non subiscano ulteriori disagi economici”.
Inoltre il Parlamentare forzista chiede di “disciplinare la condizione di quei lavoratori licenziati, che, nei confronti dell’ente di formazione, erano titolari di un contratto a tempo indeterminato garantito e tutelato da Leggi regionali ancora in vigore”.