Ragusa. 30/04/2019
Simone Cosentino, l’assistente capo della polizia di Stato in servizio alla sezione volanti della Questura di Ragusa, ieri notte, con una determinazione incredibile, ha chiamato la propria madre e ha detto: mamma uccido Alice, prendetevi cura delle bambine. Un discorso agghiacciante prima che, con 4 colpi di pistola, chiudesse definitivamente il suo matrimonio con Alice Bredice, originaria di Val di Susa, in Piemonte, con cui condivideva la sua vita da 10 anni, dopo averla conosciuta quando prestava servizio alla stradale di Susa. Tre colpi alla nuca della moglie, mentre dormiva, e poi ha rivolto l’arma di ordinanza contro se stesso e si è tolto la vita. Nella stanza accanto le due bambine, una di 10 e l’altra di 7 anni. Un dramma familiare, forse preannunciato nei giorni precedenti alla tragedia, una tragedia, molto verosimilmente organizzata nei minimi particolari, tanto è vero, che Simone era in ferie da 4 giorni. Prima di uccidere la moglie e togliersi la vita, Simone, sul social aveva postato una frase che adesso, alla luce di quanto è accaduto, è al vaglio degli investigatori, i suoi stessi colleghi, che sono increduli e sgomenti. . Aveva scritto Simone. Adesso si avanzano le prime ipotesi, solo supposizioni, perchè è proprio vero che le questioni familiari, a volte, molto spesso, le conoscono solo i protagonisti che le vivono. Forse le bambine, che attualmente sono state affidate ai nonni paterni, quando si riprenderanno dal trauma terribile, potranno contribuire a dare una risposta a quanto è accaduto inaspettatamente, come un fulmine a ciel sereno. Radio fante già si è messa in movimento e qualcuno ipotizza dissapori tra i coniugi, ma in queste occasioni, è meglio non parlare, tacere e stringersi intorno al dolore immenso che ha colpito le famiglie di Simone e Alice.
Il giorno dopo, è sempre il peggiore, mettiamo da parte le ipotesi e gli insolenti pettegolezzi, servono solo a produrre più dolore a chi resta.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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