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Simone e Alice il giorno dopo.

Ragusa. 30/04/2019
Simone Cosentino, l’assistente capo della polizia di Stato in servizio alla sezione volanti della Questura di Ragusa, ieri notte, con una determinazione incredibile, ha chiamato la propria madre e ha detto: mamma uccido Alice, prendetevi cura delle bambine. Un discorso agghiacciante prima che, con 4 colpi di pistola, chiudesse definitivamente il suo matrimonio con Alice Bredice, originaria di Val di Susa, in Piemonte, con cui condivideva la sua vita da 10 anni, dopo averla conosciuta quando prestava servizio alla stradale di Susa. Tre colpi alla nuca della moglie, mentre dormiva, e poi ha rivolto l’arma di ordinanza contro se stesso e si è tolto la vita. Nella stanza accanto le due bambine, una di 10 e l’altra di 7 anni. Un dramma familiare, forse preannunciato nei giorni precedenti alla tragedia, una tragedia, molto verosimilmente organizzata nei minimi particolari, tanto è vero, che Simone era in ferie da 4 giorni. Prima di uccidere la moglie e togliersi la vita, Simone, sul social aveva postato una frase che adesso, alla luce di quanto è accaduto, è al vaglio degli investigatori, i suoi stessi colleghi, che sono increduli e sgomenti. . Aveva scritto Simone. Adesso si avanzano le prime ipotesi, solo supposizioni, perchè è proprio vero che le questioni familiari, a volte, molto spesso, le conoscono solo i protagonisti che le vivono. Forse le bambine, che attualmente sono state affidate ai nonni paterni, quando si riprenderanno dal trauma terribile, potranno contribuire a dare una risposta a quanto è accaduto inaspettatamente, come un fulmine a ciel sereno. Radio fante già si è messa in movimento e qualcuno ipotizza dissapori tra i coniugi, ma in queste occasioni, è meglio non parlare, tacere e stringersi intorno al dolore immenso che ha colpito le famiglie di Simone e Alice.
Il giorno dopo, è sempre il peggiore, mettiamo da parte le ipotesi e gli insolenti pettegolezzi, servono solo a produrre più dolore a chi resta.

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