Strasburgo, migranti. Giovanni La Via (Ncd/Ppe) : il Parlamento europeo chiede ai Paesi UE di condividere le responsabilità della gestione
2 min readNella risoluzione approvata oggi dall’europarlamento, i deputati chiedono un approccio unitario a livello europeo nei confronti dell’immigrazione e uno sforzo maggiore per prevenire ulteriori perdite di vite umane in mare. Il Parlamento chiede alla commissione per le libertà civili (LIBE) di valutare le varie politiche interessate, elaborare una serie di raccomandazioni e presentare una “relazione d’iniziativa strategica” in Plenaria entro la fine del 2015.
“Il voto di oggi chiarisce che la posizione che abbiamo portato avanti in questi ultimi mesi è largamente condivisa dai colleghi europarlamentari. La gestione di questa politica va condivisa tra tutti gli Stati dell’UE, e i risultati raggiunti durante il semestre di Presidenza italiana ne sono prova. Non possiamo permettere alla criminalità organizzata di uccidere altri esseri umani durante le traversate della speranza“. Questo il commento del Presidente della commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare, Giovanni La Via (Ncd/Ppe) a margine del voto tenutosi a Strasburgo.
Almeno 3072 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo nei primi nove mesi di quest’anno. “Noi dobbiamo eliminare i mercanti di morte dal Mediterraneo, e per questo dobbiamo lavorare incessantemente come Europa sulla costa africana, non solo presidiando il confine, ma investendo nei paesi del Nord Africa, nei paesi in crisi in cui esiste il problema. Attraverso accordi bilaterali, ove possibili, e in altri casi con presidi europei per essere in grado di fare lì una serie di operazioni preliminari: dalla richiesta fino al riconoscimento dei richiedenti asilo. Anticipare tutto questo – aggiunge l’europarlamentare – significherebbe garantire il loro trasferimento in Italia o in altri Stati membri in piena sicurezza”. “Il voto di oggi – conclude La Via – è un grande segnale che testimonia il lavoro svolto nella giusta direzione“