1 Maggio 2024

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Grido di allarme dei Consulenti del Lavoro: “intervenga subito la politica o le imprese del sud sono a rischio di chiusura”

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Ragusa, 19 novembre 2014 – “In questi giorni si fa un gran parlare delle assunzioni a tempo indeterminato a costo zero previste nel Disegno di legge alla stabilità 2015, il testo di legge non è ancora ufficiale e il  giudizio purtroppo  negativo è limitato a quanto oggi  è affermato. Scendendo nei contenuti  della norma  vi è una forte e sentita preoccupazione, mentre da un lato la Legge di Stabilità 2015 introduce una nuova decontribuzione per i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato, dall’altro interviene sugli incentivi della Legge n. 407/90 (art. 8, comma 9) che finora ha concesso a chi assume disoccupati uno sgravio contributivo per tre anni, che nella fattispecie si traduce in uno sconto  – decontribuzione – del 100% per le imprese del Mezzogiorno e 50% per gli altri datori di lavoro dei contributi Inps e premi Inail”. È quanto dichiara il presidente dell’ordine dei Consulenti del Lavoro di Ragusa, Rosario Cassarino.
La legge 407/90 – continua il Presidente Cassarino – ha carattere strutturale e fino ad oggi contribuisce  ad una concreta  possibilità di assunzione dei giovani con almeno 24 mesi di iscrizione al Centro per l’Impiego”.
Nella bozza della Legge di Stabilità per il 2015 si legge infatti all’articolo 12, comma 3: “I benefici contributivi di cui all’articolo 8, comma 9, della legge 29 dicembre 1990, n. 407, e successive modificazioni e integrazioni, sono soppressi con riferimento alle assunzioni dei lavoratori ivi indicati decorrenti dal 1° gennaio 2015”.
Seguendo l’interpretazione letterale della norma, la dicitura “ivi indicati”, si riferisce alla cancellazione dei benefici della L. 407/1990, soprattutto per il Mezzogiorno?
Purtroppo sì. Le novità quindi – spiega Cassarino – sono pesantemente negative, la Legge di Stabilità per il 2015, se approvata, va a sopprimere gli sgravi contributivi della Legge 407/1990, l’incentivo strutturale all’assunzione più utilizzato dai datori di lavoro negli ultimi 24 anni; conti alla mano lo sgravio contributivo previsto dalla legge di stabilita è meno incentivante della legge 407/90 e penalizza fortemente le imprese del Sud”.
Altra importante considerazione, secondo il Presidente dei CDL di Ragusa, è che “gli sgravi contributivi dell’art. 12 della Legge di Stabilità sono concessi per le assunzioni decorrenti da 1 gennaio 2015 e stipulate entro il 31 dicembre 2015, mentre la soppressione dei benefici contributivi dell’art. 8, comma 9, della Legge n. 407/1990 è definitiva. Dal 2016 nessun sgravio contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, ne consegue che se la legge di Stabilità  sarà convertita in legge secondo il testo attuale, a partire dal 1 gennaio 2016 non ci saranno sgravi contributi per le assunzioni a tempo indeterminato, in quando i nuovi sgravi non sono più operativi mentre i benefici della legge 407/1990 sono definitivamente soppressi.
Ciò  potrebbe rappresentare una vera mazzata e la morte delle nostre imprese”.
In questo terrificante e devastante – conclude Rosario Cassarino – scenario  tutti ci chiediamo il perché  sopprimere un’agevolazione  che funziona? Ci sono motivazioni particolari che spingano a sopprimere la legge 407/90?
I politici del  nostro territorio, anche regionale, che ruolo vogliano assumere? È mai possibile che la politica non veda e non senta?

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