Siracusa – “Il Garante per l’Infanzia a Siracusa va nominato senza ulteriori ritardi, e la Regione deve assicurarsi che ogni ufficio operi nel rispetto della trasparenza, della legalità e dell’interesse dei minori. È inaccettabile che il territorio di Siracusa sia ancora privo di una figura di garanzia fondamentale per la difesa dei diritti dei bambini. Il Garante non ha solo un ruolo simbolico, ma è uno strumento concreto di controllo, di ascolto e di vigilanza. La sua assenza apre un vuoto istituzionale che rischia di compromettere la tutela dei minori e di lasciare irrisolte situazioni delicate che richiedono competenza e continuità”.
Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico e sindaco di Solarino, chiede alla Regione Siciliana di sollecitare sulla nomina a Siracusa del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, e di verificare eventuali anomalie gestionali emerse in alcuni procedimenti.
“Oltre al ritardo nella nomina del Garante – aggiunge Spada – sono emersi segnali preoccupanti di disfunzioni operative all’interno degli uffici territoriali preposti alla tutela dei minori. Negli ultimi mesi sono state segnalate diverse criticità: interruzioni di percorsi educativi, scarsa chiarezza nelle competenze tra servizi e, in generale, decisioni non sempre coerenti con l’interesse superiore dei bambini. È necessario che la Regione disponga una verifica approfondita per accertare se tali episodi derivino da semplici carenze organizzative o da procedure non adeguatamente coordinate”.
Spada evidenzia come un controllo puntuale operato dall’Assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali rappresenti un atto di responsabilità verso le famiglie e verso gli stessi operatori del settore che lavorano in prima linea e meritano linee guida chiare, oltre a un sistema trasparente.
“La tutela dei minori deve essere sottratta a ogni forma di improvvisazione – aggiunge il parlamentare regionale -. Chiediamo che la Regione attivi un tavolo tecnico permanente tra servizi sociali, uffici giudiziari minorili, scuole e sanità territoriale, per monitorare l’efficacia delle procedure e garantire la centralità del benessere del bambino in ogni decisione. Serve un segnale immediato. Non possiamo permettere che l’assenza di controllo o la confusione amministrativa ricadano sui più fragili”. Il riferimento, in negativo, riguarda il territorio di Catania, in cui il regolamento comunale – che a Siracusa invece si è bloccato per qualche motivo – prevede soltanto che il candidato sia una persona di notoria moralità e che possieda “particolari competenze nel settore della tutela dei minori o del disagio sociale”, oppure che abbia ricoperto incarichi istituzionali o sociali di rilievo in quegli ambiti.
“Non vi è nessun riferimento a titoli di studio specifici, anni di esperienza documentata o procedure di valutazione comparativa, e ciò lascia ampia discrezionalità al sindaco – conclude Spada -. Noi a Siracusa vogliamo un esperto titolato, e un controllo puntuale sulle situazioni anomale”

Di Redazione

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